sabato 13 giugno 2009
Bongiorno Mike (1924)
La vita, recita il ritornello di una canzone, è tutta un quiz. Infatti c'è il caso di quel pensionato che riesce a rispondere alla domanda finale e cade, per l'emozione, fulminato da un infarto. Un altro è morto compilando il 740: ma per i soldi che gli chiedeva lo Stato. Eroe del giochetto televisivo è Mike Bongiomo: in lui addirittura la gente identifica la tv. Da trent'anni, ha notato Giancarlo Liuti, passa la vita tra cabine, pulsanti e notai e sempre con lo stesso entusiasmo e con la stessa affezionata clientela. La sua storia comincia con Lascia o raddoppia?, il 26 novembre 1955. Tra i compilatori dei quesiti c'è anche Umberto Eco. De Sica la definì “una passerella di umanità”. Ricordo tra gli ospiti d'onore Riccardo Bacchelli e il presidente del Partito liberale, onorevole De Caro: aveva anche in testa il cappello dei bersaglieri. I giornali pubblicavano il resoconto stenografico delle puntate, come per le grandi sedute della Camera. Il papa ricevette in udienza privata Mike e la signorina Edy Campagnoli, con il velo nero (continua)
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