venerdì 15 novembre 2013

Pisa 2012


Ipocrisia


Padre Alex Zanotelli riassume la politica italiana usando una sola parola: ipocrisia. Ipocrisia, dice Zanotelli, quando la classe dirigente si interroga su tragedie annunciate come quella di Lampedusa (continua)

Alessandra Longo (Jack's Blog - 9 ottobre 2013)

 

Livorno 2012


AMNESIA E INDULTO (Marco Travaglio)


Basta, pietà, non se ne può più, ci vogliono prendere per sfinimento. Mentre quel buontempone di Letta Nipote si trastulla con la fine del ventennio, già si lavora per aprirne un altro. Il massimo rappresentante di una classe politica incapace e cialtrona che da vent’anni non fa altro che inventare reati inutili e riempire vieppiù le carceri per gabbare la gente, vellicarne i più bestiali istinti e nascondere la propria inettitudine, cade dal pero e viene a raccontarci (a noi!) che bisogna liberare un’altra volta decine di migliaia di criminali, come già nel 2006, perché non c’è più tempo da perdere e l’Europa sta per condannarci per il nostro sistema carcerario da terzo mondo (continua)

 
 

"La limosina pi poveri prigioni"


Il "delinquente naturale" ha fregato tutti quanti


Un gigante. «Delinquente naturale», come lo ha definito il Tribunale di Milano, ma un gigante. In un colpo solo, con quella sua secca dichiarazione di fiducia al governo, li ha messi nel sacco tutti. Il buon Enrico Letta che si è quasi commosso alle parole del Cavaliere non aveva capito che gli aveva teso una trappola mortale (continua)


 

Giorgio Caproni


UN QUADRILATERO DI NOME DC (Marco Damilano)


Dobbiamo trasformare l’aula del Senato in un’arena, in cui il toro da matare si chiama Silvio Berlusconi…». E chi lo aveva mai sentito un Enrico Letta così determinato e così feroce? Una cattiveria da vero Coniglio mannaro, come i capi democristiani della Prima Repubblica, in apparenza tenere mammolette ma pronte a estrarre gli artigli al momento della battaglia (continua)

 Marco Damilano (Jack's Blog - 6 ottobre 2013)
 

Libertas


LA SAPIENZA DEMOCRISTIANA (Filippo Ceccarelli)


Ucci ucci, si diceva un tempo, sento odor di democristianucci. Anche nella caduta di Berlusconi, evento cui tuttora si guarda con la più disponibile incredulità, pare di scorgere una mano invisibile, un po’ umida, ma ferma al momento giusto; qualcosa di gommoso e avvolgente, però ad un tratto soffocante. Un’energia gentile e lievemente soporifera fino a quando — zac — il colpo di Palazzo non è andato a segno. Oh, crudele sapienza democristiana, già tante volte applicata tra Palazzo Sturzo e il Gesù, oltre che in conventi, badie, cenobi e istituti religiosi divenuti teatri di maestosi complotti e perfidi avvelenamenti (continua)



Quando nidificare è ... dura


LE LARGHE SPESE (Marco Travaglio)


Berlusconi ha annunciato che vuole un governo balneare e che vuole cercare i voti uno per uno. È una compravendita penosa e vergognosa. L’unico atto da compiere è prendere atto che la maggioranza non c’è più e dimettersi”. Basta sostituire il nome di Berlusconi con quello di Enrico Letta, e questa dichiarazione potrebbe urlarla oggi il Cavaliere in faccia al nipote dello zio Gianni. Invece la urlò Letta jr. in faccia a Berlusconi esattamente tre anni fa, il 9 settembre 2010 (continua)



Alfredo Cappellini: "un veliero in secca"


IL CAVALIERE VICE DEL SUO VICE (Curzio Maltese)


All’ora di pranzo si compie la tragedia di un uomo ridicolo. Berlusconi poteva scegliersi una fine drammatica da Caimano, con paesaggi in fiamme alle spalle, oppure una farsesca. Ha scelto con coerenza la seconda. All’una e mezza, quando l’ombra del Cavaliere annuncia la fiducia e subito scoppia a piangere, sulle tribune del Senato la stampa di mezzo mondo esplode in una risata. Soltanto una collega svedese vagola in preda all’angoscia, come certi turisti abbattuti dall’afa e dalla sindrome di Stendhal: «Ma che succede? Qualcuno può spiegarmi?» (continua)



Prospettiva


IL GOVERNO DEGLI APPRENDISTI STREGONI (Antonio Padellaro)


Le larghe intese, la sciagurata operazione trasformistica benedetta dal Quirinale, esplodono in mille pezzi dopo appena cinque mesi di stentata esistenza con la scissione del Pdl, le furibonde accuse di Berlusconi contro Napolitano e Letta e una santabarbara di insulti, minacce e dossier pronta a esplodere (continua)



Muro pulito, popolo muto


NON SPINGETE (Marco Travaglio)


C’è una gran ressa nell’anticamera del fronte antiberlusconiano, rimasto per vent’anni semideserto. Pare che spingano per entrare anche alcuni gaglioffi che dopo una vita da rospi diventarono principi azzurri grazie al tocco magico del portafogli e delle tv del Cainano, che scattavano sull’attenti a ogni suo fischio, che gli han sempre votato e talora firmato decine di leggi vergogna (continua)



La Carnezzeria e Minimarket di Lo Dico Giovanni si è trasferita in Via delle Pergole 21-23-25


Banche in Crisi: Lettera aperta al prof. Coltorti o della crisi della banca del territorio

 
Gentile professore, Il suo articolo su Firstonline di qualche giorno fa sulla crisi della Banca delle Marche e', a mio avviso, apprezzabile per coraggio, lucidità di analisi e capacità propositiva.
E quindi non stupiscono né la risonanza che ha avuto su altri giornali ne' qualche disappunto per urtate suscettibilità istituzionali. Esso pone senza infingimenti la questione delle cause del dissesto, rinvenendole nel ruolo inadeguato della proprietà, nei difetti di governo del Consiglio di amministrazione, nel peso sproporzionato esercitato per anni dalla figura del Direttore generale, nella assunzione di rischi oltre ragionevoli criteri di prudenza, nella inadeguatezza di controlli interni ed esterni alla banca (continua)
 
(Banche & Vanghe - Pensieri e Parole sulla Banca del Territorio)
 
 

Chiesa del Carmine (Particolare)


Bergoglio, il Papa 'piacione'


E adesso ci tocca anche il Papa democratico, femminista, di sinistra e magari, chissà, antifascista. «Non sono mai stato di destra». Da quando esistono queste due categorie politiche, cioè dalla Rivoluzione francese, nessun Pontefice si era mai abbassato a tanto, a nominarle. E che significa «non sono mai stato di destra»? (continua)





giovedì 14 novembre 2013

Palazzo Cutò


LACRIME DI COCCODRILLO (Marco Travaglio)


Da qualche tempo a questa parte, appena prende la parola, il che gli accade ormai di continuo, in una logorrea esternatoria senza soste, anche due volte al giorno, prima e dopo i pasti, il presidente della Repubblica piange. È una piccola variante sul solito copione: il monito con lacrima. A questo punto mancano soltanto le scuse al popolo italiano, unico abilitato a disperarsi per lo schifo al quale è stato condannato da istituzioni e politici irresponsabili. Cioè responsabili dello schifo (continua)


 

Chiesa del Carmine (Particolare)


Due caimani e due bande di camerieri


Il Caimano. Debbo dire che Moretti aveva capito prima e meglio di tutti chi fosse il personaggio Silvio Berlusconi. E lo capì altrettanto bene Roberto Benigni scrivendo su di lui una ballata citata ieri sul nostro giornale da Gianluigi Pellegrino: "Io compro tutto dall'A alla Z / ma quanto costa questo c... di pianeta. / Lo compro io. Lo voglio adesso. / Poi compro Dio, sarebbe a dir compro me stesso" (continua)

 Eugenio Scalfari (La Repubblica - 29 settembre 2013


Segnali di fumo


L’Avvocatura Stato-mafia


Tenetevi forte perché questa è strepitosa: il presidente della Repubblica non solo non è indagabile, intercettabile, ascoltabile, nemmeno se uccide la moglie o parla con uno che ha ucciso la moglie; non solo non può essere nominato in Parlamento, come disposto dagli appositi Boldrini e Grasso; ma non può neppure testimoniare la verità in un processo, nemmeno se conosce elementi utili a far luce su un delitto (continua)



Baccalà


Il falò della servitù


Pare che circolino dei moduli prestampati per consentire ai parlamentari del Pdl di presentare le loro dimissioni senza star lì a perder tempo. Ma poiché la Costituzione dice che il parlamentare è senza vincolo di mandato, e questa assomiglia molto a una servitù di mandato, si precisa che chi vuole può anche scriversela di suo pugno la lettera, con le motivazioni che preferisce, purché la firmi. A questo il Porcellum ha ridotto il Parlamento, e non solo a destra per la verità: a un bivacco di subordinati (continua)

 Antonio Polito (Corriere della Sera - 27 settembre 2013) 

 

Homem Vetruviano


Banche di Spagna Banche d'Italia


Il 10 aprile scorso, il Governatore del Banco de España, Miguel Fernandez Ordoñez, a pochi mesi dalla scadenza del suo mandato, ha rivendicato con forza l’azione svolta dalla banca centrale quale autorità di vigilanza nel disegnare una nuova realtà del sistema bancario spagnolo, soprattutto per quanto riguarda gli enti finanziari minori (continua)

Daniele Corsini - Davide De Crescenzi (Banche & Vanghe - Pensieri e Parole sulla Banca del Territorio)


Nulla si distrugge


Perché ci farebbe bene una guerra


A noi servirebbe una crisi molto più profonda di quella che stiamo attraversando. Una guerra, meglio ancora. Ma noi occidentali le guerre le facciamo agli altri, non le subiamo più. In Afghanistan ci sono più di tremila soldati italiani, ma la cosa non tocca la nostra vita quotidiana. Viviamo nelle retrovie. Piuttosto comodamente, tutto sommato. Eppure in giro è tutta una lagna (continua)

 
 

The son of noone


Da Twitter a Instagram: clausole di accettazione da azzeccagarbugli


Qualcuno ha mai letto le clausole prima di scaricare un’App per smartphone? O prima di iscriversi a un social media? O di entrare in un sito che chiede la registrazione? Sono una trentina di pagine fitte fitte, i famosi “Termini e condizioni” alle quali noi aderiamo semplicemente cliccando “Accetta”. Cullen Hoback, regista americano li ha letti per noi e ci ha fatto un inquietante documentario (continua)



Monumento al Gallo


Craxi e i comici silenzi-dissensi di Giuliano Amato

 
Questa 'stroncatura', a suo modo preveggente, di Giuliano Amato è stata scritta nel gennaio del 2007 sul mensile 'Giudizio Universale'.
La prima volta che vidi Giuliano Amato fu a un dibattito televisivo agli inizi degli anni Ottanta. Accesi la Tv proprio mentre diceva: «Io parlo uno splendido italiano». Poichè eravamo ancora molto lontani dall'era delle volgarità berlusconiane mi colpi' la prosopopea di questo professorino allora totalmente sconosciuto ai più e ai meno perchè, benchè ordinario dal 1975 di Diritto costituzionale comparato alla Sapienza, non aveva pubblicato nulla, com'è ormai usanza dei nostri docenti universitari, da Panebianco a Della Loggia (continua)
 
 
 

Mondello (PA)


Nessuno puo' cancellare il diritto alle idee. E' la democrazia, bellezza.


Sono stato alla festa nazionale di CasaPound che si è tenuta nei giorni scorsi a Revine Lago, per presentare il mio libro 'La guerra democratica', un po' datato ma, vedi Siria, ancora drammaticamente attuale. Per la verità avevo voglia di declinare l'invito dei ragazzi di CasaPound, non per motivi ideologici ma perchè farsi da Milano, anda e rianda, 700 chilometri era un po' faticoso. Ma sono stato costretto a cambiare idea quando ho saputo che l'Anpi e il Pd locali si erano rivolti al prefetto e addirittura al ministro degli Interni perchè vietassero la manifestazione:”E' grave che a un movimento di chiara ispirazione neofascista, portatore di messaggi razzisti e xenofobi, sia consentito di poter diffondere l'ideologia fascista in violazione della Costituzione” aveva scritto Simonetta Rubinato nell'interrogazione ad Alfano. Ci sono andato quindi per difendere un principio (continua)

 
 

Festino 2012


MA MI FACCIA IL PIACERE (Marco Travaglio)


Atteso e prevedibile come la caduta delle foglie in autunno, il supermonito di Napolitano ai magistrati per dare il contentino al Cainano pregiudicato e non farlo sentire troppo solo, è puntualmente arrivato. Secondo il Presidente Pompiere, bisogna “spegnere nell’interesse del Paese il conflitto tra politica e giustizia”. Che è un po’ come dire: siccome un chirurgo è stato condannato perché scannava i pazienti, bisogna spegnere il conflitto tra chirurgia e giustizia; siccome un ciclista è stato condannato per doping, bisogna spegnere il conflitto tra ciclismo e giustizia; siccome un tossico è stato condannato perché ha svaligiato un supermarket, bisogna spegnere il conflitto fra tossicodipendenza e giustizia; siccome un riccone è stato condannato perché non paga le tasse, bisogna spegnere il conflitto fra ricchezza e giustizia. Insomma, una solennissima assurdità (continua)
  
Marco Travaglio (JACK'S BLOG - Il Fatto Quotidiano, 21 settembre 2013)

 

Capanne in autunno


La slealtà del Milan è un riflesso del mondo morale di Berlusconi


Torino-Milan, sabato. Il Toro a una manciata di secondi dalla fine sta vincendo 2-1. Uno dei giocatori granata, Larrondo, è a terra da qualche minuto, infortunato. I tecnici del Torino hanno già chiesto l'interruzione del gioco per soccorrere il giocatore (che poi uscirà in barella) e sostituirlo, ma l'arbitro ha fatto continuare perchè col Milan tutto all'attacco l'azione è viva. Non lo è più quando la palla finisce in fallo laterale. A questo punto una delle regole morali del calcio vorrebbe che i giocatori rossoneri si fermassero per permettere soccorso e sostituzione. Invece rimettono rapidamente la palla in gioco e dall'azione nascerà il rigore che porterà il Milan al pareggio (continua)



Architettura industriale


Giuliano Amato alla Consulta, orgasmo da Rotterdam


Un giorno o l’altro, magari da qualche casuale intercettazione o ritrovamento di elenchi o liste, scopriremo le doti nascoste di Giuliano Amato, l’uomo che non doveva pensionarsi mai, la salamandra che passava indenne tra le fiamme, il dinosauro sopravvissuto alle glaciazioni, il “sederinodoro” (come diceva Montanelli) che riusciva a occupare contemporaneamente mezza dozzina di cadreghe alla volta (continua)


 

Via dei Fori Imperiali


IL REVIVAL DEL POPULISMO - Il fenomeno Grillo e il lessico della democrazia


Non vorrei che il grillismo si arenasse in un confuso e inconcludente dibattito sulla antipolitica. Nel caso di Beppe Grillo, anti sta solo per dire «basta» con questi politici, con questi partiti e con questa politica. E, se così, il grillismo non ha sottintesi o implicazioni antidemocratiche.
Io non temo ritorni al fascismo né al comunismo (storico) perché entrambi questi regimi hanno perduto, in Occidente, il loro principio di legittimità. Oggi nemmeno Chávez, il più avanzato demagogo dell’America Latina, osa dire che «lo Stato sono io» (continua)

Giovanni Sartori (Corriere della Sera - 2 ottobre 2007)



Pattuglia acrobatica &


Corte Costituzionale, Amato uomo emblema del compromesso


Genova, 13-09-2013. Il segno del degrado ha raggiunto il punto di non ritorno con la nomina di Giuliano Amato a giudice costituzionale da parte dell’imperatore, Giorno II, re di Libia e negus di Abissinia. Per gradire, Amato è un politico «quadrilatero»: ha servito Craxi, latitante e ladro di Stato; ha una pensione di 30mila euro al mese, quanto un operaio e mezzo guadagnano in un anno; ha contribuito attivamente come presidente di due governi e ministro del tesoro ad affossare l’economia italiana e infine è l’uomo adatto per (continua)
 
 
 

Caramelle


Il sistema uccide tutti, non solo i poveri


In Svizzera, nel giro di poche settimane, si sono suicidati due top manager: Pierre Wauthier, 53 anni, direttore finanziario di Zurich, colosso delle assicurazioni, e Carsten Schloter, 49 anni, leader di Swisscom Telecomunicazioni. Wauthier era pressato, stressato dal suo capo perché raggiungesse obiettivi sempre più alti, finché, non potendone più, si è tolto la vita. Ancora più indicativo il caso di Schloter che aveva lasciato scritto: "Non puoi stare connesso con il lavoro ventiquattr'ore su ventiquattro, non puoi cancellare la famiglia, non puoi scordarti i figli, non puoi scordarti la vita" (continua)



Ombre autunnali


BARBARA SPINELLI: “IL PD SIA INDIPENDENTE DA NAPOLITANO”


Tra urla, appelli e minacce che accompagnano in questi giorni il dibattito sulla decadenza del senatore Silvio Berlusconi, pare che nessuno si sia posto una semplice, ma capitale, domanda: quanto costerebbe al Paese sacrificare un principio fondamentale come l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge? Lo abbiamo chiesto a Barbara Spinelli, scrittrice ed editorialista di Repubblica (continua)
 
Silvia Truzzi (JACK'S BLOG)
 
 

Tramonto romano


CAVILLO E CAVALIERE (Marco Travaglio)


Una volta era tutto più facile: le leggi gliele scrivevano su misura Craxi & C., poi passavano alla cassa. Dunque gli era davvero difficile violarle. Però ogni tanto capitava lo stesso, allora lui mandava Previti dal giudice con una busta o un bonifico estero su estero, e il processo finiva lì. Poi purtroppo Craxi & C. si fecero beccare, i giudici corrotti finirono dentro e quelli corruttibili iniziarono a scarseggiare. Non gli restava che scendere in campo per farsi le leggi da solo. “Se non entro in politica finisco in galera e fallisco per debiti”, confidò a Biagi e Montanelli. E fu di parola. In galera non ci finì grazie a una raffica di leggi à la carte. E per debiti fece fallire tutti gl’italiani tranne uno: lui (continua)

Marco Travaglio (JACK'S BLOG)
 
 

Una scala per coprire


Moralisti del cazzo #SonoUnMoralistaDelCazzo


Ieri, alla Camera, alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido "Moralisti del cazzo!". I nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. E' un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi (continua)