All’ora di pranzo si compie la tragedia di un uomo ridicolo.
Berlusconi poteva scegliersi una fine drammatica da Caimano, con
paesaggi in fiamme alle spalle, oppure una farsesca. Ha scelto con
coerenza la seconda. All’una e mezza, quando l’ombra del Cavaliere
annuncia la fiducia e subito scoppia a piangere, sulle tribune del
Senato la stampa di mezzo mondo esplode in una risata. Soltanto una
collega svedese vagola in preda all’angoscia, come certi turisti
abbattuti dall’afa e dalla sindrome di Stendhal: «Ma che succede?
Qualcuno può spiegarmi?» (continua)
Curzio Maltese (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano. 3 ottobre 2013)
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