Genova, 13-09-2013. Il segno del degrado ha raggiunto il punto di non ritorno con la nomina di Giuliano Amato a giudice costituzionale
da parte dell’imperatore, Giorno II, re di Libia e negus di Abissinia.
Per gradire, Amato è un politico «quadrilatero»: ha servito Craxi,
latitante e ladro di Stato; ha una pensione di 30mila euro al mese,
quanto un operaio e mezzo guadagnano in un anno; ha contribuito
attivamente come presidente di due governi e ministro del tesoro ad
affossare l’economia italiana e infine è l’uomo adatto per (continua)
sac. Paolo Farinella (Il Fatto Quotidiano - 13 settembre 2013)
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