Il Laboratorio cittadino
di Arma di Taggia mi ha invitato a dibattere sullo stuzzicante tema:
'Oziare è rivoluzionario?'. Per rispondere bisognerebbe prima definire
che cos'è l'ozio, perchè ne esistono vari tipi: c'è l'ozio del rentier,
c'è quello, obbligato, del disoccupato, c'è quello di chi ne ha fatto
una scelta di vita, c'è l'ozio laborioso e infine quello più delizioso:
'il padre di tutti i vizi' (un uomo senza vizi è pericolosissimo,
Roberspierre insegna). Per semplificare le cose diciamo che l'ozio si
contrappone al lavoro. Il 'Vangelo del lavoro', come si esprime Bertrand
Russell nel suo 'Elogio dell'ozio', nasce con la Rivoluzione
industriale e le due correnti di pensiero da essa partorite: il marxismo
e il liberismo (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 7 giugno 2013)
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