C'è
in Emma Bonino, nuovo ministro degli Esteri, la bontà sanguinaria di
una Santa Caterina da Siena. E' una fanatica dei 'diritti umani'. Un po'
meno degli esseri umani. Se sospetta che uno di questi Diritti sia
leso, in una qualsiasi parte del globo, è pronta ad invocare l'arrivo
delle truppe, dei carri armati, dei B52, delle bombe all'uranio
impoverito. «Sono una non violenta, non una pacifista» dichiara. Fatto è
che sono più di quindici anni che la Bonino è una guerrafondaia dai
purissimi e santi intenti. Comincio' durante le vicende di Bosnia,
saltellando da una Tv all'altra del Vecchio Continente e strillando:
«Gli stupri etnici! Gli stupri etnici! Non possiamo tollerare gli stupri
etnici!», mentre migliaia di persone morivano sotto le bombe all'uranio
impoverito della Nato, il cui intervento, con questo pretesto, la
Bonino aveva invocato nella sua qualità di Commissario europeo. E ha
continuato, la 'non violenta', appoggiando tutte le guerre occidentali,
successive e preventive: alla Serbia, all'Afghanistan, all'Iraq, alla
Libia, mentre non sarebbe aliena alla «soluzione di forza» con l'Iran
dove le donne indossano il chador che è una delle ossessioni di questa
suorina laica (continua)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento