«Noi non abbiamo intenzione di prendere Provenzano! Non hai capito niente allora? Ti devi fermare!». È sbigottito il maresciallo Saverio Masi quando, dopo aver chiesto uomini e mezzi per catturare il boss, sente urlare il suo superiore. «Hai finito di fare il finto coglione? Dicci cosa vuoi che te lo diamo. Ti serve il posto di lavoro per tua sorella?» Allo sbigottimento segue lo sconcerto. Nessuno nell’Arma era a conoscenza che la sorella fosse disoccupata.
È solo uno degli episodi che Masi ha descritto nella denuncia presentata alla Procura di Palermo.
A distanza di anni rivela il nome del superiore e di tutti gli altri
che avrebbero ostacolato le indagini su Provenzano prima e Messina
Denaro poi (continua)
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