"Caro
Zaccagnini,
ecco,
sono qui per comunicarti la decisione cui sono pervenuto nel corso di questa
lunga e drammatica esperienza ed è di lasciare in modo irrevocabile la
Democrazia Cristiana. Sono conseguentemente dimissionario dalle cariche
di membro e presidente del Consiglio Nazionale e di componente la Direzione
Centrale del Partito. Escludo ovviamente candidature di qualsiasi genere
nel futuro. Sono deciso a chiedere al Presidente della Camera, appena potrò,
di trasferirmi dal Gruppo Parlamentare della D.C. al Gruppo Misto. E' naturale
che aggiunga qualche parola di spiegazione. Anzi le parole dovrebbero
essere molte, data la complessità della materia, ma io mi sforzerò di ridurle
al minimo, cominciando, com'è ovvio, dalle più semplici. Non avendo mai
pensato, anche per la feroce avversione di tutti i miei familiari, alla
Presidenza della Repubblica, avevo immaginato all'inizio di legislatura di
completare quella in corso come un vecchio al quale qualche volta si chiedono
dei consigli e con il quale si ama fare un commento sulle cose, che l'età ed il
personale disinteresse rendono, forse, obiettivo (continua)
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