Ancora una volta devo far riferimento al mio precedente post
che ha suscitato molte reazioni, anche violente e aggressive. Ma non è
dei toni che mi preoccupo quanto di un equivoco di cui evidentemente
sono responsabile: quando molti lettori danno alle parole un senso a cui
chi scrive non pensava neppure, la colpa non è certo di chi legge ma di
chi scrive e non si fa capire. Non dico dunque che sono stato
frainteso, ma che non sono riuscito a essere chiaro. Invitando i
“ragassi” a mollare la brutta compagnia, non mi rivolgevo ai giovani per
spingerli a lasciare l’Italia, ma ai parlamentari del Pd – giovani e meno giovani – perché escano al più presto da questa ambigua maggioranza (continua)
Giorgio Simonelli (Il Fatto Quotidiano - 4 maggio 2013)
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