Siccome
non c’è limite alla vergogna, ieri il Coniglio Superiore della
Magistratura, già organo di autogoverno della medesima e ora manganello
politico per mettere in riga i “divisivi” che disturbano l’inciucio, ha
condannato alla “censura” il pm minorile di Milano Anna Maria Fiorillo.
Ha insabbiato un’indagine? È andata a cena con un inquisito? È stata
beccata al telefono con un politico che le chiedeva un favore? No,
altrimenti l’avrebbero promossa: ha raccontato la verità sulla notte del
27 maggio 2010 alla Questura di Milano, quando Karima el Marough in
arte Ruby, minorenne marocchina senza documenti né fissa dimora fu
fermata per furto e trattenuta per accertamenti. Quella notte, per sua
somma sfortuna, era di turno la Fiorillo che, per sua somma sfortuna, è
un pm rigoroso che osserva la Costituzione, dunque non è malleabile né
manovrabile (continua)
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