lunedì 15 febbraio 2010

Passaparola: I Bertoladri


Bertolaso: lo scandalo annunciato
- So che molti quando hanno letto le prime notizie dell’indagine, la sua iscrizione nel registro degli indagati, gli arresti dei suoi collaboratori hanno sgranato gli occhi e hanno detto: possibile mai, uno come Bertolaso...
chi segue questa rubrica forse si ricorderà che ne abbiamo parlato spesso di questo signore, abbiamo parlato spesso qui a Passaparola, a Annozero, personalmente che ho scritto diverse volte nelle mie collaborazioni e vi assicuro che non ci voleva Sherlock Holmes per capire chi è Bertolaso, chi sono i suoi collaboratori e cosa stavano facendo, non credo di essere particolarmente sagace o acuto, ma appena è nato Il Fatto sono venuti a trovarmi dei funzionari, dei dirigenti, dipendenti dei sindacalisti della protezione civile a raccontarmi per esempio quello che tutti scoprono oggi, cioè che la protezione civile stava per diventare una Spa, si dice “privatizzazione” non era il problema tanto della privatizzazione, la protezione civile è già privatizzata, è già data nelle mani di questa combriccola di delinquenti, qualcuno dirà: sei un giustizialista, usi la parola “delinquenti” non sono stati ancora rinviati a giudizio, sono loro che nelle telefonate si autodefiniscono delinquenti e quindi fidiamoci di loro, non c’è bisogno di aspettare una sentenza di cassazione, se lo dicono loro di essere delinquenti, vuole dire che si sono riconosciuti, hanno una notevole competenza di sé stessi.Nelle loro conversazioni si definiscono un panda di ladri, tant’è che quando uno di questi ladri riceveva un po’ meno degli altri ladri, nella spartizione del bottino sapete bisogna essere equi, altrimenti poi uno dei ladri si incazza, questo si incazzava e diceva, vi conosco, lo so come avete fatto, perché anche io faccio la stessa cosa o vorrei fare la stessa cosa, vi mando tutti i carcerati, così diceva, quindi quando si parla delle questioni, stiamo attenti a non farci infinocchiare da questo ricatto morale della presunzione di innocenza che poi non esiste, si chiama in realtà la presunzione di non colpevolezza che è una cosa un po’ diversa e sei presunto non colpevole, non presunto innocente quando ci sono delle accuse nei tuoi confronti e è un fatto tecnico - giuridico che è sacrosanto, nessuno può essere condannato per la legge responsabile di un reato e quindi punito per esso, fino a sentenza di condanna definitiva, quando però uno mi viene a dire “sono un ladro” anche se non l’hanno ancora condannato definitivamente, lo tengo presente e quando questi dicevano di essere dei ladri, parlando tra di loro, senza sapere di essere intercettati, la loro testimonianza assume ancora maggiore rilievo, proprio perché non stavano fornendo una versione di comodo a qualcuno, stavano parlando quotidianamente delle loro attività (continua)

Marco Travaglio (Passaparola del 15 febbraio 2010)

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