lunedì 15 febbraio 2010

Le preferite di B. incrinano il Pdl: "Basta con le veline in lista"


Irritati. Ma non certo sorpresi. Si riparla ancora di “veline” nelle liste elettorali, di posti che il Cavaliere terrebbe per sé in ciascuna regione per candidare, casomai all’ultimo tuffo, la bella tenebrosa di turno o l’Angelina Jolie del Tavoliere.
E dentro il Pdl, stavolta, c’è maretta. Che rischia anche di ripercuotersi sugli assetti stessi del partito. L’altra volta, alle Europee, ci pensò Veronica Lario a stoppare i bollori da prodigo monarca elettorale del marito; in un battito d’ali le "veline" furono spazzate via.
Ora, però, son tornate. E la base del Pdl non ci sta. Se la ricordano davvero tutti quel "meno male che è intervenuta Veronica", una battuta del ministro La Russa sussurrata ad alcuni amici dopo la "ripulitura" delle liste di giugno.
Stavolta, però, Veronica non c’è (continua)

Sara Nicoli Politica&Palazzo | Il Fatto Quotidiano del 31 gennaio 2010


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