lunedì 15 febbraio 2010

La mia sfida ai cinque tabù della Rai, intervista di Andrea Scanzi, il manifesto, 3 marzo 2003


Il suo ultimo spettacolo, Adenoidi, è ovunque sold out. La clandestinità teatrale rafforza il legame fisico-affettivo tra artista e spettatore. In tv, Luttazzi non ci può andare. “Ed è un peccato. La tv offre possibilità tecniche che il teatro non ha.” Paga ancora le polemiche di Satyricon. Berlusconi non ha risposto. Ha querelato.

Lui, Forza Italia, Fininvest, Mediaset e Cremonini ( il boss della carne ) mi chiedono più o meno 160 miliardi di lire. Non ce li ho. Non faccio l'idraulico. L'anno scorso Berlusconi ha imposto l'esclusione dalla Rai di Biagi, Santoro e Luttazzi.

Un dirigente Rai mi ha spiegato che esistono cinque temi tabù su cui non si può ironizzare liberamente come piace a me: la religione, il capo dello Stato, gli handicap fisici, le razze diverse e l'omosessualità. L'ho ringraziato. La prossima volta che torno in tv, in diretta, la prima battuta che dirò sarà: “ Cristo d'un Dio!, dice Ciampi, quello zoppo di un negro è una checca! “

Qualcuno ti chiede ancora se esiste la censura in Italia.

Io ne sono una prova (continua)


Andrea Scalzi
(Il Manifesto, 3 marzo 2003)


Nessun commento: