giovedì 3 settembre 2009

L’italiana-tipo dovrebbe avere fianchi ampi, belle gote rosse e seno abbondante per rispondere alla sua missione di “fattrice”.


Quando arriva il fascismo, anche la famiglia viene inquadrata militarmente e le donne esplicitamente subordinate al volere del maschio dominatore. Il modello naturalmente è lui, il Duce, l’uomo che – confermerà l’amante Claretta Petacci – “non si stanca mai”. Del resto i gusti di Mussolini in fatto di donne sono noti e chiaramente puntano al sodo. L’italiana-tipo dovrebbe avere fianchi ampi, belle gote rosse e seno abbondante per rispondere alla sua missione di “fattrice”. Il fondatore del fascismo si adopera da par suo per incrementare la razza, ricevendo ogni giorno a Palazzo Venezia almeno un’ammiratrice. Lo testimonia dettagliatamente il suo usciere di fiducia, il famoso Quinto Navarra. Ma anche gli altri esponenti del regime seguono da vicino l’esempio del Capo (continua)


Antonio Caprarica (Gli italiani la sanno lunga …. O no? – 2008 – Sperling & Kupfer)

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