Se fosse vivo e in età ancor combattiva, non so se Norberto Bobbio — trovandosi in un mondo sempre più opposto al suo modo di essere, di sentire e di pensare — sarebbe più spronato a dar libero corso alla sua vena «iraconda », come egli diceva, e polemica oppure ad abbandonarsi a una rassegnata e stoica amarezza. Bobbio incarna esattamente ciò che manca, sempre più vistosamente e volgarmente, alla nostra società: la capacità di ragionare, di distinguere, premessa fondamentale dell’onestà verso gli altri e verso se stessi. Una volta, alle scuole elementari, ci insegnavano che non si possono sommare litri a chili o a metri, cosa che ora si fa normalmente, in un coro di imbroglioni e imbrogliati che sono spesso le medesime persone (continua)
Claudio Magris (Corriere della Sera - 13 settembre 2009)
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