Paradossalmente, quando la Dc era al potere la Chiesa non comandava. De Gasperi e altri leader democristiani agirono, rispetto alle richieste del Vaticano, secondo coscienza e seppero anche dire seccamente No. Oggi la Chiesa comanda (parecchio) e Prodi, pur cattolico fervente, la indispettì per aver osato dire che era «un cattolico adulto», e cioè capace di ragionare con la sua testa. E l’ulteriore paradosso è che oggi il più «aperto» ai voleri del Vaticano sia Berlusconi. Bossi tiene, e sulla immigrazione clandestina non si piega. Invece Berlusconi, che non è certo un cattolico esemplare, è pronto a cedere quasi su tutto (salvo che sulla sua persona). Il testamento biologico approvato tempo fa dal Senato e fortemente voluto dalla Chiesa, è stato approvato dalla sua maggioranza. Ed è arrivato ieri alla Commissione competente della Camera per l’approvazione definitiva. Si prevede che sarà ritoccato. Anche così resterà un testamento che viola la volontà del testatore. Perché questo è l’intento della Santa Sede. La Chiesa, e per essa il suo Pontefice, può sbagliare? Certo che può sbagliare (continua)
Giovanni Sartori (Corriere della Sera - 16 settembre 2009)
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