sabato 19 settembre 2009

Blob


Guardo una foto di quando avevo sedici anni e ne guardo una d'oggi. Dio, come sono cambiato! Poi mi chiedo: ma quando è successo? Di notte? Mentre dormivo? E come mai il mattino dopo non me ne sono accorto? La verità è che cambiamo al rallentatore, attimo dopo attimo, cellula dopo cellula, come le lancette dell'orologio che si muovono anche se nessuno le vede muoversi.
"Panta rei" diceva Eraclito, tutto scorre, e con il tutto anche la vita passa senza che si possa far nulla per trattenerla. Sono voci e immagini che vengono dal passato. Si accavallano, si mischiano, si confondono, si spintonano l'un l'altra per paura di sparire per sempre in un blob senza capo né coda. Un po' di pazienza, prego: una alla volta per carità, e riuscirete tutte a parlare.
Ninna nanna, ninna nanna. Rosa, la balia di Frosinone. C'era una volta un principe e una principessa. Buon compleanno: tanti auguri a te... tanti auguri a te. De Crescenzo? Presente. Prima guerra d'indipendenza. In che anno nacque Cavour? Non lo so. E' intelligente ma non si applica. Salgari, Verne, Wodehouse, Flash Gordon, I tre moschettieri. Buona Pasqua. Buon Natale. Il primo amore. Come ti chiami? Giuliana. Ti voglio tanto bene: se mi lasci mi uccido. Io, Eddy e Mimì, una pizza in tre. Le compagne di scuola, Giovanna e Mariolina. Il professor Valenza. Sembra ieri (continua)

Luciano De Crescenzo (Panta Rei - Arnoldo Mondadori Editore - 1994)


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