In base a un’analisi della rete telematica di amicizie si può scoprire anche orientamento sessuale di un utente.
Con il grande boom di Facebook e compagni la protezione dei propri dati sensibili è diventata pressoché impossibile. Se è vero che il numero degli appassionati che vive in stretta simbiosi con i social network cresce incessantemente e non ha alcun timore di raccontare al mondo intero buona parte della propria giornata, c’è anche chi si dedica alla gestione delle proprie amicizie in rete solo per puro svago e potrebbe avere qualche obiezione nel vedere esposti alla mercé di sconosciuti gli aspetti più privati della propria esistenza. Soprattutto se questi vengono estorsi inconsapevolmente attraverso l’uso, sempre più frequente, dei cosiddetti software di data mining (continua)
Simone D’Ambrosio (Corriere della Sera - 21 settembre 2009)
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