Federica, nel suo articolo, racconta di come di fronte al sogno lei sia quasi disarmata. "Quando sopraggiunge il sonno e ti addormenti, arriva un'ondata di immagini e suoni quasi impossibili da riprodurre nella realtà, che ti riporta nel caos più completo". In particolare, descrive un incubo ricorrente dove, nell'antro notturno, la più banale delle azioni "ovvero attraversare il salotto partendo dalla mia camera fino ad arrivare al tavolo dove spesso faccio i compiti" diventa un vera e propria impresa per colpa dei "pianeti, più o meno grandi, che fluttuavano come palloncini" nel mezzo del salotto".
Michela Tomasini, invece (continua)
La Repubblica (20 gennaio 2010) Tutti gli articoli di Scuola
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