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Dopo gli anni ovattati dell'infanzia e quelli spensierati dello studio ci si immerge nella catena lavorativa che, al di là di qualunque gratificazione, assorbe e lascia poco tempo ... e poi finalmente arriva la tua quarta dimensione ... e ritrovi quella serenità smarrita.
2 commenti:
La vera protagonista di questa foto è l'immagine al centro, quella in cui una donna sembra disperarsi, le braccia e la testa rivolte al cielo a chiedere chissà cosa, chissà a chi... perchè essa dà la misura di quelle che la precedono e la seguono.
L'immagine in primo piano e quella sullo sfondo rappresentano una donna (la stessa donna?) in momenti diversi: forse un'estasi, mistica o sessuale, perché gli occhi sono socchiusi (in entrambe), la bocca è leggermente aperta, la testa leggermente piegata indietro. La rete che ricopre l'immagine rappresenta forse il tentativo di imbrigliare l'orgasmo, più che la donna (nella terza foto l'orgasmo è imbrigliato di per sè dal primissimo piano, dunque non può sfuggire alla nostra attenzione nè alla donna). L'intento è certamente quello di raccontare che la vita è una successione di momenti felici e momenti tristi, e forse il fotografo ci vuole assicurare che i momenti lieti prevalgono su quelli negativi: ma è una nostra sensazione...
Lindaaaaaa photo, Toti!
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