giovedì 28 maggio 2009

C'era una volta un "Centro" intitolato a Paolo Borsellino

Alla vedova di Paolo Borsellino non sono piaciute le parole di padre Giuseppe Bucaro dopo l' archiviazione della sua inchiesta per riciclaggio. Non è piaciuto soprattutto il silenzio della Chiesa siciliana sull' intera vicenda. «Restando ferma la mia convinzione che un uomo, per lo più sacerdote, responsabile in passato di un' istituzione intitolata alla memoria di mio marito, non dovesse essere anche solo sfiorato da un' inchiesta giudiziaria - scrive la signora Agnese in una lettera aperta - oggi, alla luce di quanto dichiarato dal signor Giuseppe Bucaro, non ho alcun dubbio sulla mia decisione di averlo allontanato oltre che dalla presidenza dell' ex centro Borsellino anche e soprattutto dalla nostra vita». è un duro atto d' accusa quello di Agnese Piraino Leto, che riprende tutte le perplessità della Procura: la richiesta di archiviazione, sollecitata dagli stessi pubblici ministeri, parla infatti di «ambiguità» dell' intera vicenda che doveva portare al centro Borsellino una maxi donazione da 12 milioni di euro, grazie ai buoni uffici del professore Giuseppe Lapis (di recente condannato con il figlio di Vito Ciancimino). «La riscontrata archiviazione - aggiunge la vedova Borsellino - non esclude che il signor Bucaro, come presidente del centro Borsellino e come sacerdote, potesse permettersi il lusso di sbagliare, anche in buona fede, fino a essere coinvolto in una così grave inchiesta giudiziaria» (continua)

Fonte "La Repubblica"

Nessun commento: