Signor Presidente,
Cari amici, questo Congresso presenta alcuni elementi di novità che devono essere rilevati. Esso si svolge in anticipo sulle scadenze statutarie come conseguenza, da un lato, del carattere un po' artificioso del Congresso di Milano, dall'altro dei movimenti sociali e di opinione pubblica, messi in evidenza dalle elezioni dell'anno scorso. Esso dovrebbe dare perciò maggiore consapevolezza dei problemi del Paese ed un assetto del Partito più giusto ed aperto in piena armonia con la politica di centro-sinistra. Siamo poi di fronte alla logica della proporzionale, che riflette esattamente la Democrazia cristiana, ma insieme ne frammenta le forze. Nessuno schieramento può raggiungere la maggioranza in Congresso e presentare la propria posizione come piattaforma ideale e programmatica della Democrazia cristiana.' Tuttavia, a limitare questa dispersione, vi è il composito raggruppamento d'Impegno Democratico e, dall'altra parte, lo schieramento delle forze di sinistra, unite, pur nella loro diversità, in una comune azione congressuale e nella iniziativa politica susseguente. Numericamente essi in sostanza si bilanciano (continua)
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