Se
gli aruspici romani, dopo aver esaminato le interiora di un qualche
animale, davano un responso che, a conti fatti, si sarebbe rivelato
sbagliato, venivano immolati e squartati come gli animali da cui avevano
preteso di trarre le loro divinazioni. Una giusta punizione per la loro
presunzione. La sentenza con cui il Tribunale dell’Aquila ha condannato
a sei anni di reclusione i sette esperti della Commissione Grandi
Rischi è ineccepibile (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 26 ottobre 2012)
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