Nell’Europa delle frontiere aperte e dei voli low cost,
per molti giovani italiani andare a lavorare all’estero non è più
un’opportunità, ma una strada obbligata. Se fino a qualche anno fa la
fuga oltreconfine era una scelta, un’esperienza di vita che poteva
durare pochi mesi o decine di anni, adesso una società vecchia, dagli
ingranaggi arrugginiti, infestata dal malcostume e incapace di crescere
offre poche alternative alla generazione più giovane: rimanere è un
rischio che molti non si sentono di correre (continua)
Chiara Merico (Il Fatto Quotidiano - 9 novembre 2012)
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