“Il
Rieccolo!”. Così Indro Montanelli aveva ribattezzato Amintore Fanfani,
uno dei 'cavalli di razza' della DC negli anni '60 e '70, che dopo ogni
sconfitta, passato qualche periodo di quiescenza, se non di penitenza,
riemergeva più arzillo e pimpante di prima. Il montanelliano 'Rieccolo!'
si può benissimo adattare a Silvio Berlusconi, anche se con quell'
'antico cavallo di razza' ha in comune solo la statura. Anche Berlusconi
è, a suo modo, un campione, ma di faccia tosta. Preannunciando il suo
'ritorno in campo' ha dichiarato: “Non posso consentire che il mio Paese
precipiti nel baratro”. A parte l'irritante e ripetuta locuzione “il
mio Paese” (se il Cavaliere consente è anche il nostro), questo Paese,
negli ultimi diciotto anni, Berlusconi lo ha governato per dieci e per
gli altri otto è stato il totalitario capo dell'opposizione. Vorrà
riconoscersi qualche responsabilità se l'Italia è arrivata sull'orlo del
baratro? Nient'affatto. Berlusconi è una di quelle fortunate persone
per le quali la colpa è sempre degli altri (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 14 dicembre 2012)
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