Bastano
la giovinezza e le facce pulite dei giovani 'grillini' siciliani
(un'antropologia che si riproporrà, e probabilmente con numeri ancor più
consistenti, alle prossime elezioni politiche) per sperare in un futuro
migliore? In linea di massima direi di no. Nei dintorni del
Sessantotto, quando imperversava il più spudorato giovanilismo ( il modo
migliore per inculare i giovani è farli sentire protagonisti, portarli
in palmo di mano – allora, nella società che assaporava il benessere,
c'era anche, e forse soprattutto, una ragione economica: i giovani erano
diventati un settore di mercato appetibile) scrissi per Linus un
articolo intitolato: 'Basta con i giovani' che concludeva così: “ la
cosa migliore, modesta ma onesta, che possono fare i giovani è una sola:
invecchiare” (continua)
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