mercoledì 6 febbraio 2013

Oblio digitale, il trattamento dei dati personali dopo la morte di una persona

 
La morte può assumere tante facce. E soprattutto, la fine della nostra vita può essere improvvisa. È una delle poche cose che ancora non possiamo controllare. Per questo, quando un nostro caro muore improvvisamente, potremmo trovarci a fare i conti con delle impellenze che non avevamo messo in conto. Una di queste, tra le più arzigogolate e in un certo fastidiose, è quella relativa al trattamento dei dati personali. La legislazione di questi casi è affidata al Decreto Legge 196 del 2003, ovvero il “Codice in materia di protezione dei dati personali”. L’articolo 9, comma terzo, regola l’accesso ai dati personali da parte di “chi ha un interesse proprio, o agisce a tutela dell'interessato o per ragioni familiari meritevoli di protezione”. In ambito europeo, un ruolo molto importante è stato svolto dall’ENISA (Agenzia Europea per la Sicurezza delle Reti e dell’Informazione), che nel corso della sua attività ultradecennale ha sempre promosso la difesa e la sicurezza dei dati sensibili (continua)


 

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