Il caso Cancellieri-Ligresti si risolve secondo copione. Nel
Palazzo d’inverno, dominato dai trasformismi e assediato dai populismi, c’è
poca voglia di sfogliare fino in fondo il grande Romanzo del Potere. Si
preferisce il Conte Zio di Manzoni, che troncava e sopiva. Il ministro della
Giustizia esce dunque indenne dal Parlamento. Non solo non si pente e non si
dimette. Ma alla fine incassa dalla strana maggioranza una rinnovata fiducia.
Lievemente dolorosa quella del centrosinistra (continua)
Massimo Giannini (Jack's Blog - La Repubblica - 6 novembre 2013)
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