Dicesi cluster bomb (bomba a grappolo)
quell’ordigno che sganciato da un aereo da guerra libera una miriade di
“submunizioni” per colpire contemporaneamente più obiettivi. Ora abbiamo
anche la “cluster sentenza” che non si limita a incenerire le accuse
del processo in cui è stata emessa ma, già che c’è, si porta avanti e
fulmina anche altri processi, possibilmente scomodi per il potere. La
grande innovazione si deve ai tre giudici della IV sezione del Tribunale
di Palermo che l’altroieri hanno depositato le motivazioni
dell’assoluzione del generale Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu,
imputati di favoreggiamento mafioso per non aver catturato nel 1995
Bernardo Provenzano pur avendolo sotto il naso in una masseria di
Mezzojuso, secondo le dettagliate indicazioni del boss confidente Luigi
Ilardo, poi naturalmente ucciso (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog. Il Fatto Quotidiano, 16 ottobre 2013)
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