I
suicidi di Monicelli prima e di Lizzani poi hanno riportato
all'attenzione la questione della condizione dei vecchi nella società
contemporanea, anche se, per la verità, i due, 95 anni il primo, 92 il
secondo, più che dei vecchi erano dei vegliardi 'hors catégorie' inoltre
erano degli uomini famosi probabilmente tentati, come spiega il
sociologo Domenico De Masi, dall'ambizione inconscia di entrare nel
mito, di sopravvivere a se stessi, sottraendosi, in qualche modo, alla
morte nel momento in cui volontariamente se la davano (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 11 ottobre 2013)
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