lunedì 27 gennaio 2014

La farsa e i pupari in sottana. Tutti d’accordo: Napolitano, Letta, Alfano, Berlusconi, con la benedizione di Ruini


Sabato sera ho acceso la tv e ho trovato la diretta della farsa del Pdl che ritorna FI con il delinquente che pontifica e alla fine fa finta anche di svenire per dare un tocco thrilleresco con partecipazione del veterano che adduce rhum per dare «corpo» visibile alla sceneggiata del dolore. Ci siamo abituati al marchiapone. Quando il delinquente corrotto, finto emozionato, ha detto di non dire che il figlioccio (nel senso mafioso) Al Fano è un traditore perché è «uno dei nostri gruppi», mi si è spalancata la visione come fossi a Lourdes e ho capito. Ho capito che la farsa era avanspettacolo ed era stato tutto studiato a tavolino come da copione, magari al Quirinale. Ecco la scena da cui si potrebbe trarre la trama di un film da Cetto La Qualunque VII (continua)


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