In un paese normale il ministro della
Giustizia non parla con i parenti di un’amica arrestata per gravi reati,
rassicurandoli con frasi del tipo: “Qualsiasi cosa io possa fare, conta su di
me”. Né tantomeno chiama i vicedirettori del Dipartimento Amministrazione
penitenziaria per raccomandare le sorti dell’amica detenuta. Ma, se lo fa e
viene scoperto da un’intercettazione telefonica (sulle utenze dei familiari
della carcerata), si dimette un minuto dopo (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 1 novembre 2013)
Nessun commento:
Posta un commento