Adesso abbiamo anche la Patagonia
italiana. C’è la Tierra del Fuego argentina, quella cilena e, finalmente,
quella napoletano-casertana. Ora che tutti sanno ufficialmente che esiste
(prima, da una ventina d’anni, lo sapevano solo carabinieri, polizia e magistratura
che arrestavano e processavano i fuochisti; e istituzioni varie dello Stato che
facevano finta di non saperlo) qualche furbetto più furbetto degli altri ci
costruirà sopra una brillante carriera politica promettendo pronte ed efficaci
soluzioni (continua)
Bruno Tinti (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 7 novembre 2013)
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