lunedì 27 gennaio 2014
QUEGLI INSULTI A PIANO E RUBBIA
«VERGOGNA!». L’urlo dei senatori di Forza Italia contro Renzo Piano,
Carlo Rubbia ed Elena Cattaneo riassume da solo il senso di vent’anni
all’insegna del rovesciamento d’ogni valore. È la frase storica di una giornata
che non ne ha prodotta nessuna. Proviamo a guardarla, la scena, con occhi
stranieri.
Come
la vedono nel resto del mondo civile, non assuefatti come i nostri da decenni
di talk show dove tutto è uguale a tutto (continua)
Curzio Maltese (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 28 novembre 2013)
Senato della Repubblica Italiana - 27 novembre 2013 - Decadenza di Berlusconi, il discorso di Paola Taverna (M5S)
"Si
chiude, oggi, impietosamente, una "storia italiana": segnata dal
fallimento politico, dall'imbarbarimento morale, etico e civile della
Nazione e da una pesantissima storia criminale. Storie che si
intrecciano, maledettamente, ai danni di un Paese sfinito e che
riconducono ad un preciso soggetto, con un preciso nome e cognome:
Silvio Berlusconi. La sua lunga e folgorante carriera l'abbiamo già
ricordata in passato: un percorso umano e politico costellato di
contatti e rapporti mai veramente chiariti con la Mafia, passando per
società occulte, P2, corruzione in atti giudiziari, corruzione semplice,
concussione, falsa testimonianza, finanziamento illecito, falso in
bilancio, frode fiscale, corruzione di senatori, induzione alla
prostituzione, sfruttamento della prostituzione e prostituzione
minorile. Insomma un delinquente abituale (continua)
Paola Taverna
I MONITI DI RE GIORGIO E LA STORIA DI UN GOVERNO SUDDITO DEL COLLE
ECCO COME “RE GIORGIO” NAPOLITANO,
TRA DICHIARAZIONI PUBBLICHE E INCONTRI PRIVATI, HA CONDIZIONATO LE SCELTE DI
PALAZZO CHIGI, DEL PARLAMENTO E DELLE SEGRETERIE
Spifferi e moniti del Quirinale, incontri
pubblici e privati. Ecco come il presidente della Repubblica ha commissariato
governo e partiti. E protetto, da polemiche e scandali, i ministri Alfano e
Cancellieri (continua)
Carlo Tecce (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 21 novembre 2013)
PASTICCIO DOROTEO
Come i peggiori azzeccagarbugli della
Prima Repubblica, hanno provato a sopire la vicenda Cancellieri con un
pasticcio doroteo. Un compromesso al ribasso che, a dispetto delle apparenze,
ammacca ulteriormente la credibilità della politica e intacca irrimediabilmente
la stabilità del governo. Ma com’era ovvio anche questo tentativo fallisce. Tre
minuti dopo il voto della Camera, dalla Procura di Milano arrivano i verbali
imbarazzanti di un interrogatorio di Salvatore Ligresti. E così, proprio nel
giorno in cui si doveva chiudere, il caso riesplode in tutta la sua gravità. E
la cortina fumogena, generosamente profusa dai palazzi romani, non può più
nasconderlo (continua)
Massimo Giannini (Jack's Blog - La Repubblica 21 novembre 2013)
La farsa e i pupari in sottana. Tutti d’accordo: Napolitano, Letta, Alfano, Berlusconi, con la benedizione di Ruini
Sabato sera ho acceso la tv e ho trovato la diretta della farsa del Pdl
che ritorna FI con il delinquente che pontifica e alla fine fa finta
anche di svenire per dare un tocco thrilleresco con partecipazione del
veterano che adduce rhum per dare «corpo» visibile alla sceneggiata del
dolore. Ci siamo abituati al marchiapone. Quando il delinquente
corrotto, finto emozionato, ha detto di non dire che il figlioccio (nel
senso mafioso) Al Fano è un traditore perché è «uno dei nostri gruppi»,
mi si è spalancata la visione come fossi a Lourdes e ho capito. Ho
capito che la farsa era avanspettacolo ed era stato tutto studiato a
tavolino come da copione, magari al Quirinale. Ecco la scena da cui si
potrebbe trarre la trama di un film da Cetto La Qualunque VII (continua)
don Paolo Farinella (La Repubblica/MicroMega - 19 novembre 2013)
SE LA CANCELLIERI FOSSE UN GIUDICE
Il
ministro Cancellieri ripete di non aver interferito in alcun modo con il
procedimento a carico della famiglia Ligresti e sostiene che la segnalazione
delle precarie condizioni di salute di Giulia Ligresti era motivata da ragioni
umanitarie, proprio come negli altri 110 casi simili di cui si sarebbe occupata
personalmente. Giustificazioni ipocrite e giuridicamente infondate (continua)
Bruno Tinti (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 19 novembre 2013)
Un'Italia senz'anima dove tutti cercano di rubare a tutti
I
poliziotti rubavano ai ladri. E' quanto emerge da una complessa
indagine della magistratura milanese a carico di tre agenti della Polfer
di Lambrate, ora arrestati, nella cui disponibilità sono stati trovati
140 chili di hashish, 4 di cocaina oltre a 50 mila euro. In sostanza i
poliziotti sottraevano la refurtiva ai trafficanti e se la tenevano. E'
vero che in Italia siamo ormai abituati a tutto (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 15 novembre 2013)
Il Paese di chi la spara più grossa
Nel Paese delle Meraviglie capita che Silvio Berlusconi, mentre riscalda la minestra stantia di Forza Italia,
ci propini una geniale ricetta per raddrizzare il rapporto debito\Pil: è
sufficiente sommare ai dati ufficiali quelli dell’economia sommersa (e
perché no, anche i proventi delle mafie) che l’Adam Smith di Arcorecalcola in 600 miliardi, et voilà i giochi sono fatti (continua)
Antonio Padellaro (Il Fatto Quotidiano, 17 Novembre 2013)
L'etica dei principi e l'etica della responsabilità.
In
una conferenza ormai famosa tenuta nel 1919, dal titolo "La politica
come professione", Max Weber distingue due modi di agire nella pratica
politica: l'etica dei principi e l'etica della responsabilità.
Nella sostanza, chi si comporta secondo l'etica dei principi, non tiene conto delle conseguenze delle proprie idee (continua)
Francesco Piccolo (tratto da "Il desiderio di essere come tutti" - 2013 - Einaudi)
VERITÀ O GIUSTIZIA: SBAGLIARE È UMANO
Fatevi
un film. Due baroni litigano per la proprietà di un castello; lunga guerra
senza vincitori, soldati morti in quantità e soldi finiti; i due decidono di
rivolgersi al Re; e il Re dà ragione al barone X che è amico suo. Vi sembra una
cosa giusta? Certo che no. Eppure, per centinaia di anni, le cose hanno
funzionato così, anche se tutti sapevano che, in molti casi, questo “processo”
non era giusto per niente (continua)
Bruno Tinti (Jack's Blog - 12 novembre 2013)
NAUSEA CON VOMITO
Anziché
seguitare a trafficare intorno al giudice Antonio Esposito, cercando ogni
pretesto per punirlo, il Csm potrebbe dire chiaramente ciò che abbiamo capito
tutti. Esposito si è reso “divisivo” perché ha
osato fare ciò che nessuno aveva mai fatto: condannare definitivamente Silvio
Berlusconi. Diversamente da plotoni di toghe che, al primo cenno del Quirinale,
si mettono sull’attenti e sospendono processi, interrompono requisitorie, si
bevono impedimenti-farsa, congelano udienze, rinviano camere di consiglio,
Esposito ha obbedito soltanto alla legge (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 14 novembre 2013)
Ecco perché la grazia non basta a Berlusconi. Serve la "sovragrazia"
Dal
libro di Bruno Vespa apprendiamo che Berlusconi gli ha confidato che il
presidente Napolitano «sarebbe ancora in tempo» a concedergli la
grazia. Per la verità per un provvedimento del genere Napolitano, in
questo momento, sarebbe totalmente fuori tempo. Non massimo, ma minimo.
Perchè la grazia puo' essere concessa a un condannato solo dopo che
abbia espiato almeno una parte della pena e Berlusconi non solo non ha
fatto ancora un solo giorno ai servizi sociali, ma non ha nemmeno
iniziato il lungo iter che dovrebbe portare il Giudice di Sorveglianza a
decidere se il Cavaliere è meritevole dell'affido ai servizi sociali e
quindi a concederglieli (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 8 novembre 2013)
Gli scandali del Paese vivono di amnesie
Vero: i politici di casa nostra hanno una faccia di bronzo che potrebbe essere usata per lo scampanìo di Pasqua. Ma è anche vero che i cittadini italiani soffrono di amnesia per gli eventi che non li toccano personalmente: un po’ di indignazione, due o tre giorni di proteste e poi ricominciano a lamentarsi dell’eccessivo peso fiscale (continua)
Bruno Tinti (Il Fatto Quotidiano, 8 Novembre 2013)
Egitto, l'assurdo processo a Morsi
Nella
prima udienza del processo che si tiene al Cairo contro Morsi, il
deposto presidente ha dichiarato: “Facciamola finita con questa farsa, è
stato un colpo di Stato. Sono altri quelli che dovreste processare”. E
al giudice che lo chiamava 'imputato' ha detto: “Io sono il dottor
Mohamed Morsi Isa al-Ayyat. Ricordati che sono il tuo presidente,
secondo la Costituzione l'unico legittimo” (continua)
Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 9 novembre 2013)
domenica 19 gennaio 2014
Dividi et impera: Ci hanno tolto la capacità di reagire.
Ci hanno tolto la capacità di reagire. Siamo stati resi docili e innocui dal potere che ci governa. Michel Foucault parlava di microfisica del potere, di come il potere,
attraverso ordini discorsivi, crea i saperi che a loro volta fondano le
conoscenze e le verità. Verità mai libere, ma sempre pilotate e
asservite al potere (continua)
Di @annaamu (Mentecritica.net - 9 novembre 2013)
giovedì 16 gennaio 2014
TERRA DEI FUOCHI, BONIFICA DI STATO
Adesso abbiamo anche la Patagonia
italiana. C’è la Tierra del Fuego argentina, quella cilena e, finalmente,
quella napoletano-casertana. Ora che tutti sanno ufficialmente che esiste
(prima, da una ventina d’anni, lo sapevano solo carabinieri, polizia e magistratura
che arrestavano e processavano i fuochisti; e istituzioni varie dello Stato che
facevano finta di non saperlo) qualche furbetto più furbetto degli altri ci
costruirà sopra una brillante carriera politica promettendo pronte ed efficaci
soluzioni (continua)
Bruno Tinti (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 7 novembre 2013)
Alla Fiera dell'Est ..... «BONSAI»
Al Tribunale di Milano,
una mattina,
a quattro anni Berlusconi una sentenza condannò.
E venne Ghedini,
che contestò la sentenza.
E venne un verdetto,
che sconfessò Ghedini.
E venne Augello,
che contraddisse il verdetto.
E venne la Giunta,
che bocciò Augello.
E venne Schifani,
una mattina,
a quattro anni Berlusconi una sentenza condannò.
E venne Ghedini,
che contestò la sentenza.
E venne un verdetto,
che sconfessò Ghedini.
E venne Augello,
che contraddisse il verdetto.
E venne la Giunta,
che bocciò Augello.
E venne Schifani,
(continua)
Sebastiano Messina (Jack's Blog - 1 novembre 2013)
Un bunker segreto stampa biglietti clonati. Così l'Atac ricicla fondi neri per la politica
Nel 2008 si sigla un patto bipartisan per la pacificazione e la continuità nella gestione dei trasporti capitolini tra centrodestra e centrosinistra in una cena a casa dell'ex ad dell'Ente Eur, Riccardo Mancini, braccio destro di Alemanno. Si blinda un sistema che consente la produzione di milioni di titoli di viaggio paralleli che non sono fatturati e che producono 70 milioni di euro l'anno da spartirsi e per finanziare i partiti. L'incredibile frode denunciata in una relazione finita in Procura e confermata da un'altra indagine interna rimasta senza conseguenze. L'accesso alla struttura protetta consentito solo allo stesso personale presente da dieci anni. Il silenzio dell'attuale vertice dell'azienda (continua)
DANIELE AUTIERI e CARLO BONINI (La Repubblica - 05 novembre 2013)
RIDATECI JOSEFA IDEM
A questo punto ridateci Josefa Idem. In
qualsiasi democrazia è giusto che un ministro vada a casa per un’evasione
fiscale, sia pur minima, e quando la Idem nel giugno scorso si è dimessa per
mille euro di Imu, abbiamo creduto di essere diventati un Paese normale. Ma non
è così. In un Paese normale ieri il ministro Cancellieri si sarebbe dimessa,
senza se e senza ma.
In
Germania, Francia, Stati Uniti non sarebbe concepibile un guardasigilli che
telefona alla compagna di un pregiudicato per «mettersi a disposizione» e
rimane al proprio posto. Con una certa fierezza, per giunta (continua)Curzio Maltese (Jack's Blog - La repubblica - 6 novembre 2013)
TRONCARE E SOPIRE
Il caso Cancellieri-Ligresti si risolve secondo copione. Nel
Palazzo d’inverno, dominato dai trasformismi e assediato dai populismi, c’è
poca voglia di sfogliare fino in fondo il grande Romanzo del Potere. Si
preferisce il Conte Zio di Manzoni, che troncava e sopiva. Il ministro della
Giustizia esce dunque indenne dal Parlamento. Non solo non si pente e non si
dimette. Ma alla fine incassa dalla strana maggioranza una rinnovata fiducia.
Lievemente dolorosa quella del centrosinistra (continua)
Massimo Giannini (Jack's Blog - La Repubblica - 6 novembre 2013)
L’AQUILA: ARRIVA IL DOSSIER DI BRUXELLES. “SPRECHI E INFILTRAZIONI MAFIOSE”
Un danese ha perlustrato l’Abruzzo del dopo terremoto per
tre anni, ha visitato una spettrale città chiamata L’Aquila, poi ha steso un
report che è diventato un documento d’accusa contro la ricostruzione. Tutto
esasperatamente costoso. E per di più tutto fatto in nome della legge. Un
dossier della commissione di controllo del bilancio di Bruxelles racconta la
fiera dello spreco dopo la notte del 6 aprile 2009. Case troppo care, fondi
comunitari spesi male, norme violate, materiali scadenti, appalti sospetti.
Firmato Søren Søndergaard, deputato europeo della Sinistra unitaria, inviato in
Italia per verificare come è stato usato il denaro dei contribuenti
dell’Unione (continua)
Attilio Bolzoni (Jack's Blog - 4 novembre 2013)
CARO MINISTRO, ECCO PERCHÉ DIMETTERSI È UN DOVERE
Caro ministro, cara Annamaria,
in Italia si dimettono gli innocenti e invece resistono, con le
unghie e con i denti, i colpevoli e soprattutto i furbi. E le persone perbene
come te si devono dimettere anche per non farsi sporcare dai difensori pelosi
che, in questo caso, esibiscono più pelo delle scimmie quando ti assimilano a
Berlusconi (continua)
Francesco Merlo (Jack's Blog - La Repubblica, 5 novembre 2013)
DAL CAVALIERE ALLA CANCELLIERI IL ROMANZO DEL POTERE AL TELEFONO
I
LIGRESTI NEL SOLCO DEL “BERLUSCONISMO DA CORRUZIONE” - Fiducia
ad Anna Maria Cancellieri, ribadisce il presidente del Consiglio Enrico Letta,
alla vigilia di un confronto in Parlamento che domani si annuncia ricco di
insidie per il governo e gravido di conseguenze per l’intero quadro politico (continua)
Massimo Giannini (Jack’s
Blog – Il Fatto Quotidiano, 4 novembre 2013)
I dieci comandamenti del buon repubblicano
Lasciamo da parte gli avvenimenti che
portarono alla Repubblica, attraverso la sconfitta del fascismo, la resistenza
e la guerra di liberazione, la messa in gioco delle responsabilità di Casa
Savoia nel referendum istituzionale del 2 giugno 1946. E, con gli avvenimenti,
lasciamo qui da parte anche le contese storiografiche su quel periodo della
nostra storia, diventato negli ultimi anni oggetto di una lotta per la memoria
il cui significato è nel George Orwell di 1984: "Chi controlla il passato,
controlla il futuro; chi controlla il presente, controlla il passato" (continua)
Gustavo Zagrebelsky (La Stampa, 2 giugno 2001)
Banca locale o del territorio: realtà o illusione?
Le
grandi banche da qualche tempo dichiarano di voler tornare sul
territorio e per dare corpo alle intenzioni stendono piani che prevedono
radicali mutamenti nelle loro configurazioni organizzative. Con una
inversione di tendenza rispetto a pochi anni fa quando andava di moda la
banca di sistema, esse si stanno riposizionando sui mercati più piccoli
riducendo centinaia di inutili sportelli, elefantiache società
strumentali, migliaia di dipendenti ed esternalizzando numerose attività
di back office (continua)
Daniele Corsini
RENZI, BUONI PROPOSITI E MANTRA BERLUSCONIANI
Matteo
Renzi ha pubblicato un eBook (Amazon): “Oltre la rottamazione. Nessun giorno è
sbagliato per provare a cambiare”. Il titolo è perfetto e, quando sono arrivato
al pianeta giustizia, mi sono stropicciato gli occhi: fantastico. Renzi
propone: unificare i 30 riti processuali esistenti; semplificare le motivazioni
delle sentenze; certezza della pena; sanzioni severe per il traffico di
influenze, il falso in bilancio, l’abuso d’ufficio, reati tutti pregiudizievoli
(insieme al reato-madre di corruzione; avrebbe potuto aggiungere la frode
fiscale ma magari non ci ha pensato) per l’economia del Paese; estendere
l’interdizione perpetua dai pubblici uffici; carcere come sanzione residuale e
pene pecuniarie e interdittive per i reati minori; depenalizzazione dello
spaccio di dosi di droga modeste; unificazione delle forze di polizia ora
esistenti (Ps, Cc, Gdf); cittadinanza per chi è nato in Italia da genitori
stranieri e per chi ha frequentato le scuole italiane. Insomma, roba che chi
non è d’accordo davvero non capisce niente (continua)
IL CANCELLIERATO
In un paese normale il ministro della
Giustizia non parla con i parenti di un’amica arrestata per gravi reati,
rassicurandoli con frasi del tipo: “Qualsiasi cosa io possa fare, conta su di
me”. Né tantomeno chiama i vicedirettori del Dipartimento Amministrazione
penitenziaria per raccomandare le sorti dell’amica detenuta. Ma, se lo fa e
viene scoperto da un’intercettazione telefonica (sulle utenze dei familiari
della carcerata), si dimette un minuto dopo (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 1 novembre 2013)
Le auto blu sono costate oltre un miliardo nel 2012: costi tagliati solo del 12%
Le auto blu della pubblica amministrazione nel 2012 sono costate oltre un miliardo di
euro, il 12% in meno rispetto al 2011, il 26% in meno rispetto al 2009.
Sono i primi risultati del monitoraggio dei costi delle auto della Pa
realizzato da Formez Pa per il Dipartimento della Funzione pubblica. Spesi 1.050 milioni di euro nel 2012 (continua)
mercoledì 15 gennaio 2014
martedì 14 gennaio 2014
UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO
Un milione di persone. Nemmeno Max Weber, quando
scriveva La politica e la scienza come professioni pensava ci si potesse
spingere a tanto. Il grande sociologo tedesco scriveva infatti nel 1919: “Si
vive ‘per’ la politica oppure ‘di’ politica”. Chi vive ‘per’ la politica
costruisce in senso interiore tutta la propria esistenza intorno ad essa” […]
Mentre della politica come professione vive colui che cerca di trarre da essa
una fonte durevole di guadagno” (continua)
Salvatore Cannavò (Jack's Blog - 28 ottobre 2013)
L’IMMAGINAZIONE CHE MANCA ALLA POLITICA
Vivere o ricominciare una nuova vita è una delle aspirazioni più
tenaci e diffuse degli esseri umani. Fin dalla nostra infanzia, ci spiega Remo
Bodei nel suo ultimo libro Immaginare
altre vite (Feltrinelli), “le fiabe, i racconti di viaggio e di
avventura, le poesie, i romanzi, i libri di storia, i testi filosofici, il
teatro, il cinema, la televisione, Internet (o, a livello popolare e in periodi
diversi, le canzoni, il feuilleton, i fumetti, i fotoromanzi e i videogiochi)
ci stanano dalla chiusura in noi stessi e ci mostrano le infinite possibilità
dell’esistenza” (continua)
Maurizio Viroli (Jack's Blog - 26 ottobre 2013)
«L’AMACA» DEL 25 OTTOBRE 2013 (Michele Serra)
Per
quanto infamante sia ogni nuova accusa che si abbatte su Berlusconi, la
volonterosa pattuglia degli Alfano e dei Quagliarello si affretta a ripetere
che «non avrà alcuna conseguenza sul governo» (continua)
Michele Serra (Jack's Blog - 25 ottobre 2013)
PD, L’ALTRO GOLPE DEI 101
In
fondo all’articolo troverete l’elenco dei 101 – numero maledetto -senatori del
Pd che hanno votato (e dei 6 che non hanno votato) la modifica dell’articolo
138 della Costituzione, approvando il grimaldello che consentirà il rapido
stravolgimento della Carta fondamentale dei nostri diritti e dei nostri doveri.
Lo hanno fatto malgrado i pressanti appelli di giuristi, movimenti e semplici
cittadini che non chiedevano la luna, ma un semplice atto di decenza
democratica (continua)
Antonio Padellaro (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 24 ottobre 2013)
I PROTOCOLLI DEI SAVI DI SILVIO
I
casi sono due: o Silvio Berlusconi è vittima di
un’allucinazione e si è convinto che in cambio dell’appoggio al governo Letta
avrebbe ottenuto un qualche salvacondotto giudiziario; oppure qualcuno gli ha
davvero promesso, o fatto balenare, o lasciato credere con quelle formule
allusive del dire e non dire che contraddistinguono il politichese italiota (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 24 ottobre 2013)
DECADENZA FA RIMA CON TRASPARENZA
Dev’essere proprio vero che siamo la patria del diritto. Giù, giù, dal primo dei
giureconsulti fornitori della real casa con super pagati pareri pro veritate
fino all’ultimo politicante che ripete luoghi comuni elaborati dai ghost writer
per i più diversi talk show. L’irretroattività… l’incostituzionalità… le
prerogative… Ma la legge Severino… la condanna… i precedenti… Si ma l’articolo…
la Cedu… Adesso siamo in balia degli esperti del voto segreto, del regolamento
del Senato, del vincolo di mandato (continua)
Bruno Tinti (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 23 ottobre 2013)
Un funerale e l'odio fuori tempo massimo
Cio'
che impressiona nella vicenda Priebke (ma non solo in quella, penso per
esempio alla legge recentemente votata dal Parlamento ungherese che
vieta ai clochard di dormire di notte per strada, cosa che non si era
vista mai, nemmeno nei 'secoli bui', anzi tantomeno nei 'secoli bui') è
la progressiva scomparsa di qualsiasi forma di pietas nel cosiddetto
mondo civilizzato, nella 'cultura superiore', insomma nell'Occidente
inteso in senso lato (continua)
Da amnistia e indulto conseguenze devastanti per la nostra società
In
un suo discorso a Bari Matteo Renzi ha definito amnistia e indulto
misure 'diseducative'. Suscitando un mucchio di polemiche. In realtà il
sindaco di Firenze ha usato la mano leggera. Queste misure sarebbero
devastanti. La pena infatti ha un effetto deterrente o, per dirla nei
termini tecnici del grande penalista Francesco Antolisei, sui cui testi
chiunque abbia fatto Giurisprudenza ha studiato, serve da 'controspinta
alla spinta criminosa'. La pena cioè non ha solo la funzione di punire
un colpevole ma di dissuadere chi abbia tendenze criminali (e in qualche
misura le abbiamo tutti) dall'imitarlo, commettendo quello stesso o
altri reati (continua)
Massimo Fini (Il Gazzettino, 18 ottobre 2013)
NEGAZIONISMO, L’IDIOZIA NON E’ REATO
La Commissione Giustizia del Senato ha proposto
una modifica (primo firmatario Casson, Pd) all’art. 414 del codice
penale: se il Parlamento approverà (e c’è da giurare che lo farà, sono
tutti d’accordo), negare lo sterminio degli ebrei a opera dei nazisti
sarà un reato punito da 1 anno e mezzo fino a 7 anni e mezzo di
prigione. Che nessuno si sia posto un problema di compatibilità con
l’art. 21 della Costituzione (Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione) non stupisce; spaventa (continua)
Bruno Tinti (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 18 ottobre 2013)
CORAZZIERI & CANCELLIERI
Segnatevi questi nomi: Alfredo Montalto e Stefania Brambille, presidente e giudice a latere della Corte d’assise di Palermo che
ieri, con i sei giudici popolari, hanno avuto il coraggio di accogliere
la richiesta della Procura di ascoltare come testimoni il presidente
della Repubblica e alcuni suoi fedelissimi nel processo sulla trattativa
Stato-mafia (continua)
COSÌ SUPER MARIO HA DISSIPATO IL SUO MITO
Passati dal garantire l’Italia con la cancelliera Merkel e ridotti a dolorosi zimbelli di un Cesa o di un Olivero.
«Super Mario» avevano preso a chiamarlo anche a Strasburgo, e allora
lui con ferma modestia: «No, no, solo Mario». Ventisette applausi alla
presentazione del suo governo; e adesso un gelo imbarazzante ogni volta
che il professore interviene al Senato, nemmeno il consenso pieno dei
suoi, «un dilettante della politica» lo definiscono dopo avergli sfilato
il partito, «la forza che ho ispirato e fondato», da sotto i piedi,
come un tappeto, e addirittura ricevono felicitazioni per questo,
ammirati bigliettini a sfondo cannibalico: «Complimenti, Pier, per come
ti sei cucinato Monti» (continua)
Filippo Ceccarelli (Jack's Blog - 18 ottobre 2013)
domenica 12 gennaio 2014
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