lunedì 27 gennaio 2014

Notturno romano


QUEGLI INSULTI A PIANO E RUBBIA

 
«VERGOGNA!». L’urlo dei senatori di Forza Italia contro Renzo Piano, Carlo Rubbia ed Elena Cattaneo riassume da solo il senso di vent’anni all’insegna del rovesciamento d’ogni valore. È la frase storica di una giornata che non ne ha prodotta nessuna. Proviamo a guardarla, la scena, con occhi stranieri. 
Come la vedono nel resto del mondo civile, non assuefatti come i nostri da decenni di talk show dove tutto è uguale a tutto (continua)


Red Light - Fantasy Shop


Senato della Repubblica Italiana - 27 novembre 2013 - Decadenza di Berlusconi, il discorso di Paola Taverna (M5S)


"Si chiude, oggi, impietosamente, una "storia italiana": segnata dal fallimento politico, dall'imbarbarimento morale, etico e civile della Nazione e da una pesantissima storia criminale. Storie che si intrecciano, maledettamente, ai danni di un Paese sfinito e che riconducono ad un preciso soggetto, con un preciso nome e cognome: Silvio Berlusconi. La sua lunga e folgorante carriera l'abbiamo già ricordata in passato: un percorso umano e politico costellato di contatti e rapporti mai veramente chiariti con la Mafia, passando per società occulte, P2, corruzione in atti giudiziari, corruzione semplice, concussione, falsa testimonianza, finanziamento illecito, falso in bilancio, frode fiscale, corruzione di senatori, induzione alla prostituzione, sfruttamento della prostituzione e prostituzione minorile. Insomma un delinquente abituale (continua)

Paola Taverna
 

Vecchia facciata


I MONITI DI RE GIORGIO E LA STORIA DI UN GOVERNO SUDDITO DEL COLLE

 
ECCO COME “RE GIORGIO” NAPOLITANO, TRA DICHIARAZIONI PUBBLICHE E INCONTRI PRIVATI, HA CONDIZIONATO LE SCELTE DI PALAZZO CHIGI, DEL PARLAMENTO E DELLE SEGRETERIE
Spifferi e moniti del Quirinale, incontri pubblici e privati. Ecco come il presidente della Repubblica ha commissariato governo e partiti. E protetto, da polemiche e scandali, i ministri Alfano e Cancellieri (continua)
 

Confusi fregi


PASTICCIO DOROTEO


Come i peggiori azzeccagarbugli della Prima Repubblica, hanno provato a sopire la vicenda Cancellieri con un pasticcio doroteo. Un compromesso al ribasso che, a dispetto delle apparenze, ammacca ulteriormente la credibilità della politica e intacca irrimediabilmente la stabilità del governo. Ma com’era ovvio anche questo tentativo fallisce. Tre minuti dopo il voto della Camera, dalla Procura di Milano arrivano i verbali imbarazzanti di un interrogatorio di Salvatore Ligresti. E così, proprio nel giorno in cui si doveva chiudere, il caso riesplode in tutta la sua gravità. E la cortina fumogena, generosamente profusa dai palazzi romani, non può più nasconderlo (continua)

 

Cupola


La farsa e i pupari in sottana. Tutti d’accordo: Napolitano, Letta, Alfano, Berlusconi, con la benedizione di Ruini


Sabato sera ho acceso la tv e ho trovato la diretta della farsa del Pdl che ritorna FI con il delinquente che pontifica e alla fine fa finta anche di svenire per dare un tocco thrilleresco con partecipazione del veterano che adduce rhum per dare «corpo» visibile alla sceneggiata del dolore. Ci siamo abituati al marchiapone. Quando il delinquente corrotto, finto emozionato, ha detto di non dire che il figlioccio (nel senso mafioso) Al Fano è un traditore perché è «uno dei nostri gruppi», mi si è spalancata la visione come fossi a Lourdes e ho capito. Ho capito che la farsa era avanspettacolo ed era stato tutto studiato a tavolino come da copione, magari al Quirinale. Ecco la scena da cui si potrebbe trarre la trama di un film da Cetto La Qualunque VII (continua)


Campanile


SE LA CANCELLIERI FOSSE UN GIUDICE


Il ministro Cancellieri ripete di non aver interferito in alcun modo con il procedimento a carico della famiglia Ligresti e sostiene che la segnalazione delle precarie condizioni di salute di Giulia Ligresti era motivata da ragioni umanitarie, proprio come negli altri 110 casi simili di cui si sarebbe occupata personalmente. Giustificazioni ipocrite e giuridicamente infondate (continua)


Writers


Un'Italia senz'anima dove tutti cercano di rubare a tutti


I poliziotti rubavano ai ladri. E' quanto emerge da una complessa indagine della magistratura milanese a carico di tre agenti della Polfer di Lambrate, ora arrestati, nella cui disponibilità sono stati trovati 140 chili di hashish, 4 di cocaina oltre a 50 mila euro. In sostanza i poliziotti sottraevano la refurtiva ai trafficanti e se la tenevano. E' vero che in Italia siamo ormai abituati a tutto (continua)
 
 

La maschera rotta


Il Paese di chi la spara più grossa


Nel Paese delle Meraviglie capita che Silvio Berlusconi, mentre riscalda la minestra stantia di Forza Italia, ci propini una geniale ricetta per raddrizzare il rapporto debito\Pil: è sufficiente sommare ai dati ufficiali quelli dell’economia sommersa (e perché no, anche i proventi delle mafie) che l’Adam Smith di Arcorecalcola in 600 miliardi, et voilà i giochi sono fatti (continua)

 

SEI L'UNICO!!!


L'etica dei principi e l'etica della responsabilità.

 
In una conferenza ormai famosa tenuta nel 1919, dal titolo "La politica come professione", Max Weber distingue due modi di agire nella pratica politica: l'etica dei principi e l'etica della responsabilità.
Nella sostanza, chi si comporta secondo l'etica dei principi, non tiene conto delle conseguenze delle proprie idee (continua)

Francesco Piccolo (tratto da "Il desiderio di essere come tutti" - 2013 - Einaudi)
 

Il castello fra gli alberi


VERITÀ O GIUSTIZIA: SBAGLIARE È UMANO


Fatevi un film. Due baroni litigano per la proprietà di un castello; lunga guerra senza vincitori, soldati morti in quantità e soldi finiti; i due decidono di rivolgersi al Re; e il Re dà ragione al barone X che è amico suo. Vi sembra una cosa giusta? Certo che no. Eppure, per centinaia di anni, le cose hanno funzionato così, anche se tutti sapevano che, in molti casi, questo “processo” non era giusto per niente (continua)


Intrigo di cime


NAUSEA CON VOMITO


Anziché seguitare a trafficare intorno al giudice Antonio Esposito, cercando ogni pretesto per punirlo, il Csm potrebbe dire chiaramente ciò che abbiamo capito tutti. Esposito si è reso “divisivo” perché ha osato fare ciò che nessuno aveva mai fatto: condannare definitivamente Silvio Berlusconi. Diversamente da plotoni di toghe che, al primo cenno del Quirinale, si mettono sull’attenti e sospendono processi, interrompono requisitorie, si bevono impedimenti-farsa, congelano udienze, rinviano camere di consiglio, Esposito ha obbedito soltanto alla legge (continua)

 

il colombo in attesa


Ecco perché la grazia non basta a Berlusconi. Serve la "sovragrazia"


Dal libro di Bruno Vespa apprendiamo che Berlusconi gli ha confidato che il presidente Napolitano «sarebbe ancora in tempo» a concedergli la grazia. Per la verità per un provvedimento del genere Napolitano, in questo momento, sarebbe totalmente fuori tempo. Non massimo, ma minimo. Perchè la grazia puo' essere concessa a un condannato solo dopo che abbia espiato almeno una parte della pena e Berlusconi non solo non ha fatto ancora un solo giorno ai servizi sociali, ma non ha nemmeno iniziato il lungo iter che dovrebbe portare il Giudice di Sorveglianza a decidere se il Cavaliere è meritevole dell'affido ai servizi sociali e quindi a concederglieli (continua)

 

Emanuele Notarbartolo


Gli scandali del Paese vivono di amnesie


Vero: i politici di casa nostra hanno una faccia di bronzo che potrebbe essere usata per lo scampanìo di Pasqua. Ma è anche vero che i cittadini italiani soffrono di amnesia per gli eventi che non li toccano personalmente: un po’ di indignazione, due o tre giorni di proteste e poi ricominciano a lamentarsi dell’eccessivo peso fiscale (continua)
 
 

Moschea


Egitto, l'assurdo processo a Morsi


Nella prima udienza del processo che si tiene al Cairo contro Morsi, il deposto presidente ha dichiarato: “Facciamola finita con questa farsa, è stato un colpo di Stato. Sono altri quelli che dovreste processare”. E al giudice che lo chiamava 'imputato' ha detto: “Io sono il dottor Mohamed Morsi Isa al-Ayyat. Ricordati che sono il tuo presidente, secondo la Costituzione l'unico legittimo” (continua)
 
 

domenica 19 gennaio 2014

Palazzo Chiaramonte Steri

http://www.toticlemente.it/My%20Albums/Palazzo%20Chiaramonte%20Steri/album/index.html

Dividi et impera: Ci hanno tolto la capacità di reagire.


Ci hanno tolto la capacità di reagire. Siamo stati resi docili e innocui dal potere che ci governa. Michel Foucault parlava di microfisica del potere, di come il potere, attraverso ordini discorsivi, crea i saperi che a loro volta fondano le conoscenze e le verità. Verità mai libere, ma sempre pilotate e asservite al potere (continua)


giovedì 16 gennaio 2014

ARTCOCK


TERRA DEI FUOCHI, BONIFICA DI STATO


Adesso abbiamo anche la Patagonia italiana. C’è la Tierra del Fuego argentina, quella cilena e, finalmente, quella napoletano-casertana. Ora che tutti sanno ufficialmente che esiste (prima, da una ventina d’anni, lo sapevano solo carabinieri, polizia e magistratura che arrestavano e processavano i fuochisti; e istituzioni varie dello Stato che facevano finta di non saperlo) qualche furbetto più furbetto degli altri ci costruirà sopra una brillante carriera politica promettendo pronte ed efficaci soluzioni (continua)


Le Vele di Meier


Alla Fiera dell'Est ..... «BONSAI»


Al Tribunale di Milano,
una mattina,
a quattro anni Berlusconi una sentenza condannò.
E venne Ghedini,
che contestò la sentenza.
E venne un verdetto,
che sconfessò Ghedini.
E venne Augello,
che contraddisse il verdetto.
E venne la Giunta,
che bocciò Augello.
E venne Schifani,
 
Sebastiano Messina (Jack's Blog - 1 novembre 2013)
 

Siti internet a partire da 99 euro


Un bunker segreto stampa biglietti clonati. Così l'Atac ricicla fondi neri per la politica

 

Nel 2008 si sigla un patto bipartisan per la pacificazione e la continuità nella gestione dei trasporti capitolini tra centrodestra e centrosinistra in una cena a casa dell'ex ad dell'Ente Eur, Riccardo Mancini, braccio destro di Alemanno. Si blinda un sistema che consente la produzione di milioni di titoli di viaggio paralleli che non sono fatturati e che producono 70 milioni di euro l'anno da spartirsi e per finanziare i partiti. L'incredibile frode denunciata in una relazione finita in Procura e confermata da un'altra indagine interna rimasta senza conseguenze. L'accesso alla struttura protetta consentito solo allo stesso personale presente da dieci anni. Il silenzio dell'attuale vertice dell'azienda (continua)

 DANIELE AUTIERI e CARLO BONINI (La Repubblica - 05 novembre 2013)


 

Piazza del Popolo


RIDATECI JOSEFA IDEM

 
A questo punto ridateci Josefa Idem. In qualsiasi democrazia è giusto che un ministro vada a casa per un’evasione fiscale, sia pur minima, e quando la Idem nel giugno scorso si è dimessa per mille euro di Imu, abbiamo creduto di essere diventati un Paese normale. Ma non è così. In un Paese normale ieri il ministro Cancellieri si sarebbe dimessa, senza se e senza ma.
In Germania, Francia, Stati Uniti non sarebbe concepibile un guardasigilli che telefona alla compagna di un pregiudicato per «mettersi a disposizione» e rimane al proprio posto. Con una certa fierezza, per giunta (continua)

 Curzio Maltese (Jack's Blog - La repubblica - 6 novembre 2013

Lo schema


TRONCARE E SOPIRE


Il caso Cancellieri-Ligresti si risolve secondo copione. Nel Palazzo d’inverno, dominato dai trasformismi e assediato dai populismi, c’è poca voglia di sfogliare fino in fondo il grande Romanzo del Potere. Si preferisce il Conte Zio di Manzoni, che troncava e sopiva. Il ministro della Giustizia esce dunque indenne dal Parlamento. Non solo non si pente e non si dimette. Ma alla fine incassa dalla strana maggioranza una rinnovata fiducia. Lievemente dolorosa quella del centrosinistra (continua)



 

L'AQUILA 2013


L’AQUILA: ARRIVA IL DOSSIER DI BRUXELLES. “SPRECHI E INFILTRAZIONI MAFIOSE”


Un danese ha perlustrato l’Abruzzo del dopo terremoto per tre anni, ha visitato una spettrale città chiamata L’Aquila, poi ha steso un report che è diventato un documento d’accusa contro la ricostruzione. Tutto esasperatamente costoso. E per di più tutto fatto in nome della legge. Un dossier della commissione di controllo del bilancio di Bruxelles racconta la fiera dello spreco dopo la notte del 6 aprile 2009. Case troppo care, fondi comunitari spesi male, norme violate, materiali scadenti, appalti sospetti. Firmato Søren Søndergaard, deputato europeo della Sinistra unitaria, inviato in Italia per verificare come è stato usato il denaro dei contribuenti dell’Unione (continua)

 Attilio Bolzoni (Jack's Blog - 4 novembre 2013)

Tunnel


CARO MINISTRO, ECCO PERCHÉ DIMETTERSI È UN DOVERE

 
Caro ministro, cara Annamaria,
in Italia si dimettono gli innocenti e invece resistono, con le unghie e con i denti, i colpevoli e soprattutto i furbi. E le persone perbene come te si devono dimettere anche per non farsi sporcare dai difensori pelosi che, in questo caso, esibiscono più pelo delle scimmie quando ti assimilano a Berlusconi (continua)


La croce


DAL CAVALIERE ALLA CANCELLIERI IL ROMANZO DEL POTERE AL TELEFONO


I LIGRESTI NEL SOLCO DEL “BERLUSCONISMO DA CORRUZIONE”  - Fiducia ad Anna Maria Cancellieri, ribadisce il presidente del Consiglio Enrico Letta, alla vigilia di un confronto in Parlamento che domani si annuncia ricco di insidie per il governo e gravido di conseguenze per l’intero quadro politico (continua)
 
 

Orizzonte sfocato


I dieci comandamenti del buon repubblicano


Lasciamo da parte gli avvenimenti che portarono alla Repubblica, attraverso la sconfitta del fascismo, la resistenza e la guerra di liberazione, la messa in gioco delle responsabilità di Casa Savoia nel referendum istituzionale del 2 giugno 1946. E, con gli avvenimenti, lasciamo qui da parte anche le contese storiografiche su quel periodo della nostra storia, diventato negli ultimi anni oggetto di una lotta per la memoria il cui significato è nel George Orwell di 1984: "Chi controlla il passato, controlla il futuro; chi controlla il presente, controlla il passato" (continua)
 
Gustavo Zagrebelsky (La Stampa, 2 giugno 2001)
 

La forza del vento


Banca locale o del territorio: realtà o illusione?


Le grandi banche da qualche tempo dichiarano di voler tornare sul territorio e per dare corpo alle intenzioni stendono piani che prevedono radicali mutamenti nelle loro configurazioni organizzative. Con una inversione di tendenza rispetto a pochi anni fa quando andava di moda la banca di sistema, esse si stanno riposizionando sui mercati più piccoli riducendo centinaia di inutili sportelli, elefantiache società strumentali, migliaia di dipendenti ed esternalizzando numerose attività di back office (continua)

Daniele Corsini
 

Luce e ombra


RENZI, BUONI PROPOSITI E MANTRA BERLUSCONIANI


Matteo Renzi ha pubblicato un eBook (Amazon): “Oltre la rottamazione. Nessun giorno è sbagliato per provare a cambiare”. Il titolo è perfetto e, quando sono arrivato al pianeta giustizia, mi sono stropicciato gli occhi: fantastico. Renzi propone: unificare i 30 riti processuali esistenti; semplificare le motivazioni delle sentenze; certezza della pena; sanzioni severe per il traffico di influenze, il falso in bilancio, l’abuso d’ufficio, reati tutti pregiudizievoli (insieme al reato-madre di corruzione; avrebbe potuto aggiungere la frode fiscale ma magari non ci ha pensato) per l’economia del Paese; estendere l’interdizione perpetua dai pubblici uffici; carcere come sanzione residuale e pene pecuniarie e interdittive per i reati minori; depenalizzazione dello spaccio di dosi di droga modeste; unificazione delle forze di polizia ora esistenti (Ps, Cc, Gdf); cittadinanza per chi è nato in Italia da genitori stranieri e per chi ha frequentato le scuole italiane. Insomma, roba che chi non è d’accordo davvero non capisce niente (continua)


Stella nell'ombra


IL CANCELLIERATO


In un paese normale il ministro della Giustizia non parla con i parenti di un’amica arrestata per gravi reati, rassicurandoli con frasi del tipo: “Qualsiasi cosa io possa fare, conta su di me”. Né tantomeno chiama i vicedirettori del Dipartimento Amministrazione penitenziaria per raccomandare le sorti dell’amica detenuta. Ma, se lo fa e viene scoperto da un’intercettazione telefonica (sulle utenze dei familiari della carcerata), si dimette un minuto dopo (continua)


Autoraduno


Le auto blu sono costate oltre un miliardo nel 2012: costi tagliati solo del 12%


Le auto blu della pubblica amministrazione nel 2012 sono costate oltre un miliardo di euro, il 12% in meno rispetto al 2011, il 26% in meno rispetto al 2009. Sono i primi risultati del monitoraggio dei costi delle auto della Pa realizzato da Formez Pa per il Dipartimento della Funzione pubblica.  Spesi 1.050 milioni di euro nel 2012 (continua)


martedì 14 gennaio 2014

UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO


Un milione di persone. Nemmeno Max Weber, quando scriveva La politica e la scienza come professioni pensava ci si potesse spingere a tanto. Il grande sociologo tedesco scriveva infatti nel 1919: “Si vive ‘per’ la politica oppure ‘di’ politica”. Chi vive ‘per’ la politica costruisce in senso interiore tutta la propria esistenza intorno ad essa” […] Mentre della politica come professione vive colui che cerca di trarre da essa una fonte durevole di guadagno” (continua)

 Salvatore Cannavò (Jack's Blog - 28 ottobre 2013

Roma 2013


L’IMMAGINAZIONE CHE MANCA ALLA POLITICA


Vivere o ricominciare una nuova vita è una delle aspirazioni più tenaci e diffuse degli esseri umani. Fin dalla nostra infanzia, ci spiega Remo Bodei nel suo ultimo libro Immaginare altre vite (Feltrinelli), “le fiabe, i racconti di viaggio e di avventura, le poesie, i romanzi, i libri di storia, i testi filosofici, il teatro, il cinema, la televisione, Internet (o, a livello popolare e in periodi diversi, le canzoni, il feuilleton, i fumetti, i fotoromanzi e i videogiochi) ci stanano dalla chiusura in noi stessi e ci mostrano le infinite possibilità dell’esistenza” (continua)

 Maurizio Viroli (Jack's Blog - 26 ottobre 2013)

Le Vele di Meier


«L’AMACA» DEL 25 OTTOBRE 2013 (Michele Serra)


Per quanto infamante sia ogni nuova accusa che si abbatte su Berlusconi, la volonterosa pattuglia degli Alfano e dei Quagliarello si affretta a ripetere che «non avrà alcuna conseguenza sul governo» (continua)

 

La maschera bianca


PD, L’ALTRO GOLPE DEI 101


In fondo all’articolo troverete l’elenco dei 101 – numero maledetto -senatori del Pd che hanno votato (e dei 6 che non hanno votato) la modifica dell’articolo 138 della Costituzione, approvando il grimaldello che consentirà il rapido stravolgimento della Carta fondamentale dei nostri diritti e dei nostri doveri. Lo hanno fatto malgrado i pressanti appelli di giuristi, movimenti e semplici cittadini che non chiedevano la luna, ma un semplice atto di decenza democratica (continua)


Il Fascio invertito


I PROTOCOLLI DEI SAVI DI SILVIO


I casi sono due: o Silvio Berlusconi è vittima di un’allucinazione e si è convinto che in cambio dell’appoggio al governo Letta avrebbe ottenuto un qualche salvacondotto giudiziario; oppure qualcuno gli ha davvero promesso, o fatto balenare, o lasciato credere con quelle formule allusive del dire e non dire che contraddistinguono il politichese italiota (continua)


Altare della Patria


DECADENZA FA RIMA CON TRASPARENZA


Dev’essere proprio vero che siamo la patria del diritto. Giù, giù, dal primo dei giureconsulti fornitori della real casa con super pagati pareri pro veritate fino all’ultimo politicante che ripete luoghi comuni elaborati dai ghost writer per i più diversi talk show. L’irretroattività… l’incostituzionalità… le prerogative… Ma la legge Severino… la condanna… i precedenti… Si ma l’articolo… la Cedu… Adesso siamo in balia degli esperti del voto segreto, del regolamento del Senato, del vincolo di mandato (continua)


INRI: "Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum"


Un funerale e l'odio fuori tempo massimo


Cio' che impressiona nella vicenda Priebke (ma non solo in quella, penso per esempio alla legge recentemente votata dal Parlamento ungherese che vieta ai clochard di dormire di notte per strada, cosa che non si era vista mai, nemmeno nei 'secoli bui', anzi tantomeno nei 'secoli bui') è la progressiva scomparsa di qualsiasi forma di pietas nel cosiddetto mondo civilizzato, nella 'cultura superiore', insomma nell'Occidente inteso in senso lato (continua)


Palazzo Altieri - Sala della Clemenza (Roma)


Da amnistia e indulto conseguenze devastanti per la nostra società


In un suo discorso a Bari Matteo Renzi ha definito amnistia e indulto misure 'diseducative'. Suscitando un mucchio di polemiche. In realtà il sindaco di Firenze ha usato la mano leggera. Queste misure sarebbero devastanti. La pena infatti ha un effetto deterrente o, per dirla nei termini tecnici del grande penalista Francesco Antolisei, sui cui testi chiunque abbia fatto Giurisprudenza ha studiato, serve da 'controspinta alla spinta criminosa'. La pena cioè non ha solo la funzione di punire un colpevole ma di dissuadere chi abbia tendenze criminali (e in qualche misura le abbiamo tutti) dall'imitarlo, commettendo quello stesso o altri reati (continua)


Segnalateci i disagi del tuo quartiere - Scriviamo insieme le priorità


NEGAZIONISMO, L’IDIOZIA NON E’ REATO


La Commissione Giustizia del Senato ha proposto una modifica (primo firmatario Casson, Pd) all’art. 414 del codice penale: se il Parlamento approverà (e c’è da giurare che lo farà, sono tutti d’accordo), negare lo sterminio degli ebrei a opera dei nazisti sarà un reato punito da 1 anno e mezzo fino a 7 anni e mezzo di prigione. Che nessuno si sia posto un problema di compatibilità con l’art. 21 della Costituzione (Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione) non stupisce; spaventa (continua)

 Bruno Tinti (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano, 18 ottobre 2013) 

Bizzarrie nel cielo


CORAZZIERI & CANCELLIERI


Segnatevi questi nomi: Alfredo Montalto e Stefania Brambille, presidente e giudice a latere della Corte d’assise di Palermo che ieri, con i sei giudici popolari, hanno avuto il coraggio di accogliere la richiesta della Procura di ascoltare come testimoni il presidente della Repubblica e alcuni suoi fedelissimi nel processo sulla trattativa Stato-mafia (continua)

  

Via del Corso 337


COSÌ SUPER MARIO HA DISSIPATO IL SUO MITO


Passati dal garantire l’Italia con la cancelliera Merkel e ridotti a dolorosi zimbelli di un Cesa o di un Olivero. «Super Mario» avevano preso a chiamarlo anche a Strasburgo, e allora lui con ferma modestia: «No, no, solo Mario». Ventisette applausi alla presentazione del suo governo; e adesso un gelo imbarazzante ogni volta che il professore interviene al Senato, nemmeno il consenso pieno dei suoi, «un dilettante della politica» lo definiscono dopo avergli sfilato il partito, «la forza che ho ispirato e fondato», da sotto i piedi, come un tappeto, e addirittura ricevono felicitazioni per questo, ammirati bigliettini a sfondo cannibalico: «Complimenti, Pier, per come ti sei cucinato Monti» (continua)

Filippo Ceccarelli (Jack's Blog - 18 ottobre 2013