Angelino Alfano è salvo, il governo Letta pure, la democrazia
italiana un po’ meno. Venerdì 19 luglio, durante il dibattito sulla
sfiducia (mancata) al ministro per il caso kazako, Palazzo Madama compie un ulteriore passo verso il basso.
Non l’ultimo, visto che, come è ormai perfettamente intuibile, i nostri
sedicenti rappresentanti quando toccheranno il fondo si metteranno
alacremente a scavare.
Tra le cosiddette alte cariche dello Stato va pericolosamente di moda la giurisprudenza costituzionale creativa (continua)
Peter Gomez (Il Fatto Quotidiano, 20 luglio 2013)
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