Altro che dieci “saggi”. Quelli che ha tirato fuori
Napolitano dal cilindro per scrivere la road map di riforme essenziali
per il Paese sono i soliti noti. Forse il peggio dei soliti noti, se
possibile. Eppure, sorprendentemente, saranno loro a dover costituire il
“tesoro” di idee e provvedimenti su cui il prossimo Presidente della
Repubblica si dovrà basare per formare (forse) un nuovo governo. C’è di
che restare senza parole (continua)
Sara Nicoli (Il Fatto Quotidiano - 30 marzo 2013)
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