È un saluto in extremis, ma ironico, gioioso, nello stile di un grande reporter che racconta se stesso. Sono due risate, che esplodono dalla gran barba bianca, ad aprire e chiudere l'intervista. C'è la curiosità irriducibile del grande giornalista, che ci racconta come un reportage sette anni di battaglia contro il cancro. C'è la sua strepitosa faccia da pirata, la voce tonante, l'ironia, l'orgoglio del fiorentino che «la sa sempre lunga» ma infine supera la barriera del proprio scetticismo. E c'è tutta la forza di Tiziano Terzani, dell'uomo bello e vitale che sta per abbandonare in serenità il proprio corpo, del vecchio reporter di guerra che maledice ogni guerra (continua)
(Fabrizio Revelli - "
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