Gli elettori che votarono per Berlusconi cinque anni fa non volevano questo. Volevano e speravano in un paese in cui la burocrazia fosse ridotta all'essenziale e guadagnasse in efficienza (non fatto); una giustizia più rapida (non fatto); una sicurezza personale più garantita (non fatto); una lotta vittoriosa contro la criminalità organizzata (non fatto); trasporti più agevoli e veloci (non fatto); mercati più liberi e concorrenziali (non fatto); scuola moderna e capace di formare i giovani (non fatto); un po' più di agio familiare e individuale (non fatto). Questo volevano coloro che votarono per il centrodestra nel 2001. Per ottenere queste necessarie riforme chiusero gli occhi sul più clamoroso conflitto d'interessi mai verificatosi in Italia, in Europa, nelle democrazie del mondo intero. Sperarono che il titolare di quel conflitto non ne profittasse, come aveva solennemente promesso, e che non ne traesse beneficio a danno della comunità. Poi, man mano che il tempo passava, che l'arricchimento della famiglia "Fininvest" diventava clamoroso, che le leggi in favore del "clan" fioccavano in un parlamento bulgaro, quegli elettori cominciarono a disertare fino a quando il disincanto diventò un fenomeno di massa. Ma purtroppo i guasti morali oltre che materiali sono stati immensi (continua)
EUGENIO SCALFARI (12 febbraio 2006)
EUGENIO SCALFARI (12 febbraio 2006)
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