L'ennesimo libro denuncia del binomio Gian
Antonio Stella e Sergio Rizzo, edito da Feltrinelli nel novembre 2013. Questa volta il collaudato duo focalizza aspetti
di un'Italia meridionale desolante che apparirebbe sempre più avviata ad un
declino irreversibile. Nei vari capitoli vengono enucleati una serie di
scandali e gestioni che fanno da base ad una politica attuata da uomini al
potere incapaci ed inadatti allo scopo della loro missione. Vengono esposti
clientelismi e ruberie inimmaginabili che continuano ad alimentare un tessuto
sociale meridionale apparentemente abbandonato a se stesso. Rizzo e Stella ne
elencano fattispecie, con ricchezze di particolari che le cronache dei media
spesso adombrano, trascurano e non riescono quasi mai a rendere chiare.
In uno scenario che accomuna tanti complici
correi, il duo racconta di utilizzi impropri di fondi comunitari, di
distrazioni ed appropriazioni private di finanziamenti pubblici, di artificiose
azioni di soggetti senza scrupoli, dell'abbandono al loro destino di una folla
di giovani disoccupati e di cassintegrati senza riferimenti e privi di futuro.
L'analisi degli autori parte da lontano per arrivare ai nostri giorni. Va dalle mafie classiche contadine alle nuove forme più raffinate confuse, nascoste e integrate nella borghesia di oggi, racconta inverosimili ladronerie siciliane perpetrare nell'indifferenza della classe politica di turno, collusa e complice nell'alternanza gestionale (continua)
L'analisi degli autori parte da lontano per arrivare ai nostri giorni. Va dalle mafie classiche contadine alle nuove forme più raffinate confuse, nascoste e integrate nella borghesia di oggi, racconta inverosimili ladronerie siciliane perpetrare nell'indifferenza della classe politica di turno, collusa e complice nell'alternanza gestionale (continua)
Essec
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