Sono trascorse due settimane dall’approvazione in prima lettura, a
Palazzo Madama, della riforma del Senato. Ma, prima di commentarla, il
professor Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale,
si è preso il suo tempo. Ciò che ne pensa è noto. A marzo ha firmato l’appello
di Libertà e Giustizia, di cui è presidente, contro la “svolta autoritaria”
segnata dal Patto del Nazareno per il combinato disposto della riforma
costituzionale e di quella elettorale (il cosiddetto Italicum), beccandosi del
“gufo”, del “professorone” e del “solone”. In aprile ha guidato la
manifestazione di L&G a Modena “Per un’Italia libera e onesta” (continua)
Marco Travaglio (Jack’s Blog – Il Fatto Quotidiano – 22 agosto2014)
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