Si
vota per il sindaco di Palermo. Il candidato del centrosinistra è di
nuovo Leoluca Orlando, questa volta con l'Italia dei valori di Antonio
Di Pietro. Il candidato del centrodestra è Diego Cammarata, sindaco
uscente. Il presidente di seggio della sezione 460 nel quartiere
Cruillas, Gaetano Giorgianni, si reca nella sede elettorale di «Azzurri
per Palermo» che sostiene Cammarata. Fa presente che ha 45 anni ed è
disoccupato. Il consigliere comunale Gaspare Corso gli promette, in caso
di vittoria, un posto da ausiliario del traffico. Segue brindisi per
suggellare il patto. Poi si organizzano: immetteranno nelle urne 260
schede già votate per Cammarata. Corso le scrive, la cognata le piega.
Giorgianni si reca al seggio alle 5.30, non c'è ancora nessuno, infila le schede nelle urne e le sigilla.
Diego Cammarata vince le elezioni tra accuse di brogli diffusi. Orlando protesta, ma il risultato non cambia.
Gaetano Giorgianni, reo confesso, viene arrestato nell'ottobre del 2008. Non è diventato ausiliario del traffico.
Giorgianni si reca al seggio alle 5.30, non c'è ancora nessuno, infila le schede nelle urne e le sigilla.
Diego Cammarata vince le elezioni tra accuse di brogli diffusi. Orlando protesta, ma il risultato non cambia.
Gaetano Giorgianni, reo confesso, viene arrestato nell'ottobre del 2008. Non è diventato ausiliario del traffico.
Enrico Deaglio (Patria, 1978-2008 - Fonti, curiosità e spunti di ricerca a cura di Andrea Gentile - ilSaggiatore - 2009)
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