Se nel mondo della cultura, nelle sue
diverse declinazioni, per indicare il talento valgono ormai soltanto il
successo e il denaro, per fortuna esistono ancora delle figure che
sfuggono a questo doppio diktat. E si muovono come cantava De André "in
direzione ostinata e contraria", coltivando le proprie passioni in
assoluta libertà. Mario Dondero, classe 1928, leggendaria figura di
fotoreporter, rientra a pieno titolo in questa categoria. Come
giudicare altrimenti un signore che in piena epoca digitale se ne va
ancora orgogliosamente in giro con la sua vecchia Leica al collo? E
ancora. Nella costruzione di una carriera si sta sempre più attenti ad
accumulare passo dopo passo i mattoncini del proprio edificio artistico (continua)
Franco Marcoaldi (La Repubblica - 9 agosto 2014)
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