Se esistesse ancora un minimo di decenza,
milioni di persone perbene – elettori, giornalisti, intellettuali,
eventuali politici e imprenditori – dovrebbero leggersi l’ordinanza dei
giudici di Venezia sul caso Mose e poi chiedere umilmente scusa a Beppe
Grillo e ai suoi ragazzi. Anni e anni sprecati ad analizzare il suo
linguaggio, a spaccare in quattro ogni sua battuta, a deplorare il suo
populismo, autoritarismo, giustizialismo, a domandarsi se fosse di
destra o di centro o di sinistra, a indignarsi per le sue parolacce, a
scandalizzarsi per le sue espulsioni, ad argomentare sui boccoli di
Casaleggio e sul colore del suo trench, a irridere le gaffes dei suoi
parlamentari, a denunciare l’alleanza con l’improbabile Farage (continua)
Marco Travaglio (Jack's Blog - Il Fatto Quotidiano - 5 goigno 2014)
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