Critiche da tutta l'opposizione e da Confindustria dopo la rivelazione delle telefonate del premier per far rilasciare la minorenne marocchina. Ma a preoccupare Berlusconi, più di tutto, è l'insofferenza allo scandalo dell'alleato leghista.
Doveva andare in una comunità. Così aveva deciso il pm dei minori di Milano Annamaria Fiorillo, che era di turno il 27 maggio scorso quando Ruby venne fermata e portata in Questura. Quella sera il pm Fiorillo, contattato più volte dalla Questura, dispose innanzitutto di compiere accertamenti su chi fosse la ragazza, sprovvista di qualsiasi documento di identità. Documento che, nonostante le ricerche nell’appartamento che la giovane aveva detto di aver condiviso con l’amica che l’ha poi denunciata, non venne trovato (continua)
Davide Vecchi e Fabio Amato (Il fatto Quotidiano - 30 ottobre 2010)
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