domenica 14 novembre 2010

L’uomo e la macchina


Nei talebani io non difendo solo il diritto elementare di un popolo, o parte di esso, a resistere all’occupazione straniera, comunque motivata. In ciò che accade in Afghanistan io vedo, simbolicamente e concretamente, la
lotta dell’uomo contro la macchina. Da una parte gente che si batte con i propri corpi, il proprio coraggio, fisico e morale, con armi del secolo scorso, dall’altra i robot, i Dardo e i Predator, aerei senza equipaggio, i missili che colpiscono a distanza di 300 chilometri e, più in generale, un apparato tecnologico sofisticatissimo dove la parte del combattente è ridotta al minimo.
In ciò che accade in Afghanistan io vedo, simbolicamente e concretamente, la lotta dell’uomo contro il denaro (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano - 13 novembre 2010)

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