«Viviamo in uno stato di allarme continuo. I fatti, o meglio le notizie che continuamente riceviamo, non fanno altro che evidenziare un conflitto permanente tra istituzioni dello Stato. Esecutivo, Parlamento e la stessa magistratura, paiono essere in una competizione senza fine. Nessuno si sente responsabile delle proprie parole e dei propri atti, ripeto, magistratura compresa. E quel che è peggio prevale una filosofia del piagnisteo, figliastra povera di quell’allarme che ci rende incapaci di uscire da una situazione che a essere gentili è di evidente stallo» (continua)
Daniele Manca (Corriere della Sera - 20 marzo 2010)
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