lunedì 3 agosto 2009
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Dopo gli anni ovattati dell'infanzia e quelli spensierati dello studio ci si immerge nella catena lavorativa che, al di là di qualunque gratificazione, assorbe e lascia poco tempo ... e poi finalmente arriva la tua quarta dimensione ... e ritrovi quella serenità smarrita.
1 commento:
Non è che si faccia tutta questa bella vita, a fare il fotografo: primo, non si guadagnano neanche i soldini per potersi permettere una automobile magari di seconda mano, e si è dunque costretti a viaggiare di stazione in stazione, scioperi e ritardi permettendo, su lenti treni regionali, secondo, a un certo punto a uno gli viene il blocco del fotografo, non dello scrittore, e non sa più cosa prendere a soggetto delle proprie riprese, delle proprie incursioni nel campo della realtà.
E allora si mette lì a fotografare cestini, così, per ingannare il tempo, in attesa del prossimo treno.
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