venerdì 21 agosto 2009

Ontosofia del doberman

Intervista esclusiva con Hans Pahniermelsky, pensatore di destra recentemente rivalutato dalla sinistra. Prolegomeni a una Gelassenheit.

Hans Pahniermelsky è un pensatore di destra recentemente rivalutato dalla sinistra, che rilegge con attenzione le sue opere, fino a qualche anno fa ritenute inaccettabili e provocatorie.
Nato nel 1908 in Transilvania da genitori russo-tedeschi, fiancheggiatore del nazismo in modo assai ironico e originale, dopo la guerra ha insegnato Storia delle dottrine politiche all'Università di Asunción in Paraguay. Dieci anni fa è tornato in Europa, in un paesino della Baviera dove possiede un allevamento di dobermann. In questo periodo alcuni editori hanno ristampato le sue opere, specialmente Il sadismo della politica (1942) Tantra e Dialettica (1946) e soprattutto il discusso L'etica nazista e il caos orfico (1958) che gli attirò a lungo l'ostracismo della cultura progressista. La stessa cultura che oggi studia e discute appassionatamente l'ontosofia di questo singolarissimo pensatore.
Questa conversazione, ottenuta in condizioni assai difficili (chiusi in una gabbia circondata da cinquanta dobermann nervosissimi) è la prima intervista che il filosofo concede a un giornale italiano.

- Professor Pahniermelsky, cosa significa per lei oggi il termine "sinistra"? (continua)


Stefano Benni (tratto da 1/97)


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