Ricevo una quantità di assurde, o meglio banalissime e false, accuse, sulla scia del numero di Sgarbi: Non lo sapevi prima che Berlusconi è amico di Putin? E allora perché non te ne sei andato prima? E allora perché non ti sei dimesso dal Parlamento. Tutta robaccia in malafede. Se gli imbecilli che scrivono queste cose avessero soltanto letto il blog, senza parlare de “Il mio amico Sasha” dove tutto è ripetuto per filo e per segno, saprebbero (ma lo sanno, lo sanno….) che io ho lasciato Berlusconi NON perché sia amico di Putin, ma per aver applaudito freneticamente davanti ai miei occhi di testimone (insieme ad altre centinaia) l’aggressione e l’invasione della Georgia, che avvenne un anno fa e non prima. Fra l’altro vedo che l’amico Vladimir si appresta a invadere di nuovo la Georgia approfittando della tiepida reazione internazionale. Che Putin e Berlusconi fossero amici, e nel mio libro lo racconto per l’ennesima volta, fu per me all’inizio una buona notizia, perché pensavo che ciò avrebbe facilitato l’inchiesta del Parlamento della Repubblica che io avevo l’onore di guidare, Il resto è cronaca. Ho inoltre lasciato Berlusconi - prima ancora dei casi che ora sono sui giornali - per il suo atteggiamento puttaniero di disprezzo per le donne, tutte le donne, essendo un gran porco e una persona che ha corrotto la femminilità italiana schiudendo carriere impensabili a ragazze carine che hanno imparato solo quanto sia importante darla alla persona giusta al momento giusto, sollecitate in questo anche dalle madri, quando necessario (continua)
Paolo Guzzanti (4 agosto 2009)
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