venerdì 2 aprile 2010

UN GENTILUOMO


Un salotto elegante. La marchesa è seduta in poltrona. Il conte le è vicino.


MARCHESA Sono molto preoccupata, conte!
CONTE Di che cosa, marchesa, se è lecito?
MARCHESA Conte occorre dirlo? Siamo soli in casa. Mio marito è in viaggio, la servitù è uscita…
CONTE Ebbene?
MARCHESA E voi siete un uomo.
CONTE E con questo?
MARCHESA Dio mio, conte, sembrate nato ieri. Soli in casa, io, una donna giovine e bella. Voi un uomo.
CONTE Si, ma dimenticate, marchesa, che sono anche un gentiluomo.
MARCHESA Non dico di no. Ma voi sapete come si dice, conte, l’occasione fa l’uomo ladro.
CONTE Marchesa, voi mi fate torto. Niente m’indurrebbe a venire meno ai miei doveri di gentiluomo, mancando al riguardo che vi è dovuto.
MARCHESA Bubbole, caro conte. Non mi fido.
CONTE Vi assicuro marchesa. Ve lo prometto.
MARCHESA Promesse da marinaio (continua)

Achille Campanile

Nessun commento: